Luke (Terence Hill) attraversa l’America con la sua Jeep e il cavallo Joe Brown. Un giorno, il suo amico Moose rinchiuso ingiustamente in carcere gli affida il figlio adolescente Matt (Ross Hill), in modo che possa accompagnarlo fino al terreno che ha vinto al gioco. Luke non sembra molto entusiasta soprattutto per il carattere ribelle del ragazzo, inizialmente ostile alla sua presenza. Piano piano però lungo le strade polverose d’America riusciranno a creare una bella amicizia.
Il film è una pellicola senza pretese ma anche molto godibile se non si dà molto peso ai tanti luoghi comuni sulla società americana disseminati per tutti i 90 minuti. Diciamo che è la classica commedia alla Terence Hill senza Bud Spencer sostituito dal figlio dello stesso Hill, tragicamente scomparso pochi anni dopo le riprese del film. Ecco, penso che sia un film che trova il suo lato migliore nell’amore che traspare dagli occhi di Terence Hill mentre guarda un figlio che non sa che perderà tra non molto. Certo, a parte il lato drammatico della cosa, c’è da dire che il ragazzo non prometteva tanto a livello recitativo. L’ho trovato molto statico e impacciato, quasi costretto a fare qualcosa che non gli apparteneva. Ci sono molti ragazzini, persino bambini, che alla loro prima esperienza come attori si mostrano subito dei veri fenomeni, questo non è il caso del povero Ross.
In ogni caso ci pensa il padre a risollevare le sorti del film con le classiche scazzottate e le gag che si ripetono per tutta la durata del film. La trama è molto lineare con qualche spruzzata di Walker Texas Rangers, comunità Amish, centauri barbuti e sceriffi obesi. Un filmetto per ragazzini anni 80.
VOTO 6--
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