sabato 18 settembre 2010

0 Dylan Dog 159 – Percezioni extrasensoriali

Soggetto e Sceneggiatura: Pasquale Ruju

Disegni: Ugolino Cossu

Trama: Museo di Londra, la polizia è all’inseguimento di un brutale assassino seriale, un certo Keele. Ovviamente immancabile la presenza di Dylan, che riesce miracolosamente a salvarsi dai proiettili di Keele e a ucciderlo a sua volta. Molto del merito va ad una donna sorda presente sulla scena, Clarice, che grazie alle sue doti telepatiche salva la vita all’indagatore dell’incubo. A Londra infatti è in corso un convegno sull’ESP (percezioni extrasensoriali) e i più noti telepatici sono presenti in città. Uno di questi viene ucciso brutalmente da un misterioso uomo mascherato e al momento della morte rivive episodi del suo passato. Subito dopo l’immagine dell’uomo assassinato viene inviata al pc di Clarice insieme ad uno strano messaggio firmato da un certo Benjamin. Un altro Esper viene ucciso e la scena si ripete. Clarice, grazie ai suoi poteri, capisce che l’assassino è a sua volta un Esper che si nutre dei ricordi delle vittime della sua violenza. La polizia intanto riesce a risalire alla linea telefonica da cui partono i file inviati a Clarice. Si tratta del telefono di Boulder, un ciarlatano che fa credere alla gente di avere poteri extrasensoriali. In realtà non è lui l’assassino visto che non ha nessun pc in casa e anche lui, nella sua disperata fuga dagli agenti, viene ucciso dall’uomo mascherato. Poco a poco Dylan riesce a capire che il vero assassino ha un solo grande motivo per sentirsi vicino a Clarice, anche lui è un non udente…

Commento: devo dire che stavolta la trama aveva finalmente un che di nuovo. Niente mostri o fantasia ma solo verità travestita da doti telepatiche. Brutti ricordi che condizionano una vita o che vengono resettati per vivere meglio. Storie diverse pennellate in poche ma efficaci vignette che raccontano più di mille parole. Mi è piaciuto questo albo pur nella sua estrema semplicità e linearità. Non ho notato incoerenze o esagerazioni, tutto aveva un senso. Il finale forse sa tanto di horror anni 80 ma che importa quando tutta la storia ha svolto efficacemente il suo compito? I disegni di Cossu (albo tutto sardo stavolta!) sono discreti anche se non rientrano totalmente nei miei gusti personali.

Voto: 6,5   

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