Questo qui affianco è stato il mio primissimo Libro Game. In realtà non era neppure mio ma di mia sorella che lo aveva scelto in una vecchia libreria di Genova una cosa come un milione di anni fa. Erano tempi in cui viaggiavamo al seguito dei miei che per farci stare buone ogni tanto ci regalavano qualcosa, in questo caso un calmante in formato A4. Ricordo come se fosse ieri il momento in cui ho detto io voglio questo. Cos’era? La Fabbrica di Cioccolato. Mentre mia sorella, più grande di 4 anni, aveva scelto questo gioiellino qui accanto. Non sapeva cos’era ma l’aveva preso perchè le piaceva la copertina. Un motivo un po’ banale forse, ma la ringrazierò in eterno perché nel momento in cui se n’è stufata io l’ho preso in mano e ho iniziato un’avventura lunga almeno cinque anni. Non era facile trovare i Libri Game, dovevi andare a cercarli sempre in vecchie librerie muffite e nascoste negli angoli più oscuri di Cagliari e se ti andava bene ce n’erano una decina scarsa. C’erano molte serie ma quella che mi aveva catturato l’anima era “Misteri d’oriente” di cui fa appunto parte l’Occhio della Sfinge. Il protagonista era un cavaliere templare, Prete Gianni, sempre alla ricerca della mitica Shangri-La dove poter trascorrere il resto della vita. Per raggiungerla però aveva bisogno di indizi che gli venivano dati da personaggi misteriosi e solitamente ben nascosti in luoghi poco accessibili: la Fortezza di Alamuth, una piramide egiziana o un’antica miniera di Salomone. Ovviamente la via era sempre piena di ostacoli di natura spesso soprannaturale, ma il prete poteva contare su oggetti magici oltre che sulla sua forza fisica. Per chi non conoscesse lo spirito dei Libri game basta dire che non si tratta di libri che vanno letti da pag 1 sino alla fine, ma si procede a salti a seconda della scelta che viene presa a fine paragrafo. Il libro è infatti composto da paragrafi numerati che si concludono con due o più scelte, che rimandano ad un determinato paragrafo. Durante l’avventura si combatte a colpi di dadi, sommando il lancio con i punti forza e sottraendo l’eventuale differenza dai punti vita. Se si muore si inizia da capo l’avventura magari prendendo bivi diversi. Ammetto spudoratamente di aver spesso barato per poter andare avanti e vedere che succedeva dopo ma ciò non ha tolto niente al gusto dell’esperienza tanto è vero che pur conoscendo praticamente il libro a memoria, lo riprendevo e lo rivivevo da capo. La copertina mezzo distrutta dell’occhio della sfinge lo dimostra ampiamente. Se guardo la mia libreria ne conto almeno una ventina ma non tutti si sono dimostrati all’altezza del loro compito, alcuni erano noiosi altri invece semplicemente infantili ma mai ho pensato di metterli in vendita su Ebay o (orrore!) buttarli via. Hanno rappresentato un passaggio importante e un modo molto ben riuscito di trasportare i giochi di ruolo da tavolo in 300 pagine da vivere in solitaria. Ad un certo punto negli anni 90 sono scomparsi, così come la EL edizioni. E’ stato un peccato mortale perché al di là di tutto avevano il loro pubblico seppur di nicchia e meritavano una vita ben più lunga. Se sfoglio questi gioielli preziosi rimango ancora incantata dalle illustrazioni, affascinanti, misteriose e forse un po’ cafone come le figure dipinte nei castelli stregati dei Luna Park.
Dieci giorni fa sono entrata in un negozio che vende tutto a 1 euro. Cercavo della carta regalo e scrutando in giro sono rimasta folgorata dalla visione di una colonnina di Libri Game nuovi di zecca. Che dire? Ne ho comprato subito uno, anche perchè la scelta era ridotta a due titoli. Non mi è sembrato possibile, soprattutto il fatto di averlo pagato 1 euro. Un euro??? E dire che avevano il loro prezzo durante il loro momento d’oro. E’ stato un regalo inaspettato che mi accompagnerà in questo scampolo di estate 2010.
W i Libri Game!
2 sentenze:
Ma sai che io questi libri game non me li ricordo ? Eppure sono del '74 e i libri mi sono sempre piaciuti ... ma forse se li vedessi dentro e non solo in copertina li riconoscerei ... ciao tanti baci ! ( e grazie per la bella risposta al mio commento dell'altra volta )
Valeria
la cosa piu bella è che non se ne trova traccia su internet e non c'è nulla su android...
ma il ricordo è piu che piacevole.
Sono del '76 e le mie estati piu belle le ho passate insieme agli amici con i giochi di Ruolo e la sera con il libri game
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