lunedì 2 agosto 2010

0 Ancora 48 ore (1990)

Dopo un bel salto di 8 anni ritroviamo il detective dal grilletto facile Jack e l’ex detenuto dai bei vestiti Reggie. I due sono ancora alle prese con Iceman, un misterioso trafficante di droga il cui volto è noto solo a Reggie. In 90 minuti assistiamo a numerose sparatorie buone per dare un ritmo incalzante al film ma le battute stavolta scarseggiano in modo preoccupante. Nick Nolte, gran mattatore nel primo mitico 48 Ore, viene totalmente messo in ombra da Eddie Murphy ormai stella di primo piano nel mondo delle commedie americane. In realtà entrambi finiscono un po’ per fare esattamente ciò che ti aspetti senza farti mai rimbalzare sulla sedia per una gag particolarmente brillante o per un paio di minuti di adrenalina. Sembrano voler rifare esattamente lo stesso film dei primi anni 80 con la differenza che qui nessuno dei due ne ha veramente voglia. La cosa veramente terribile è poi la trama dove viene scomodata una gang di motociclisti per far fuori il povero Jack, reo di aver ammazzato il fratello di uno dei centauri. Mancano poi personaggi del primo film, come la fidanzata di Jack, dalla quale si è separato perché non era fatto per la vita coniugale. Puff sparita. Non mancano invece le scazzottate che se nel primo film erano divertenti e avevano persino un senso, ora invece sono sin troppo simili ad una rissa da bar del vecchio west in un parco giochi a tema. Poi il regista deve aver deciso che decimando il cast a colpi di pistola ne sarebbe uscito un film particolarmente bello e crudo, invece mentre mi si addormentavano le orecchie per il continuo fracasso delle pistole continuavo a chiedermi se sarebbe rimasto qualcuno da mettere in carcere o semplicemente un personaggio per dirci ok è finita andate in pace. Insomma, come si può facilmente capire per me questo non è un buon film o perlomeno non è all’altezza della freschezza e immediatezza del precedente. In effetti gli anni 90 sono stati un po’ l’epoca dell’ossessione dei sequel, per la maggior parte pessimi e buoni solo per far risaltare ancora di più gli originali. Mere operazioni commerciali che non hanno lasciato il segno nella mecca del cinema.

Forse un’occasione mancata ma in realtà un tentativo di cui non si sentiva il bisogno.

Voto: 6 

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