Manicomio: una ragazza viene prelevata dalla sua asettica stanza per fare ritorno a casa dopo lunghe sedute di terapia per elaborare il lutto conseguente alla morte della madre a causa di un incendio scoppiato in una notte d'estate. Nella grande villa al lago troviamo suo padre ufficialmente fidanzato con una bella e stronza biondona che sembra celare un oscuro segreto...
Ho trovato questo thriller ECCELLENTE. E la cosa bella è che non me lo aspettavo minimamente. Ero già pronta a schiacciare il pulsante stop con aria annoiata e rassegnata all'ennesimo esempio di pessimo cinema americano di serie zeta. Beh invece la sorpresa è stata massima.
Ci troviamo davanti ad un classico thriller psicologico dove diventa essenziale (ma questo lo capisci solo alla fine) osservare tutto con la massima attenzione per non arrivare spiazzati al colpo di scena finale, che in questo caso è ben congegnato e sensazionale. Niente viene lasciato al caso, tutto è spiegato nei minimi dettagli così da permettere allo spettatore (anche il più lento a capire i finali dei film) di evitare quelle penosissime ore trascorse su google alla ricerca della spiegazione del cinefilo fighetto di turno.
Il cast non è il massimo della vita. Facce femminili molto americane, dotate di due espressioni (sgomento e apatia). Ma fortunatamente almeno in questo caso è la STORIA che conta e non chi la porta in scena, perciò questi piccoli difetti possono essere facilmente superati lasciandosi traghettare dalla narrazione.
VOTO 8,5
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