Il film è tratto da una celebre pieces teatrale ed è interpretato da due veri mostri sacri della cinematografia mondiale: Richard Burton ed Elizabeth Taylor. I due attori rivestono il ruolo di George e Marta, una coppia di quarantenni che vivono una perenne lotta intestina tra le mura domestiche. George (un uomo che si porta alle spalle la morte misteriosa di entrambi i genitori, forse uccisi da lui stesso) è un docente universitario che ha sposato Marta, la figlia del rettore, una donna aggressiva, annoiata e perennemente attaccata alla bottiglia. Una notte al ritorno da una festa ricevono la visita di una giovane coppia che viene coinvolta nel loro gioco al massacro.
Penso che il punto forte di tutto il film sia l'elemento recitativo, i dialoghi serrati, la forza dei corpi e delle espressioni facciali. Per fare questo non basta essere attori, bisogna essere Liz Taylor e Richard Burton. Entrambi entrano totalmente nella follia dei loro personaggi, la Taylor come donna aggressiva, fragile e ossessionata dalla convinzione di avere un figlio mai nato, Burton apparentemente come uomo medio, piatto e schiavo della moglie ma in realtà folle quanto lei e altrettanto caustico nelle espressioni verbali.
E' un film molto impegnativo e basato più che altro sullo studio della psicologia umana, non c'è azione vera e propria e gli eventi si svolgono nell'arco di una notte. Per palati fini e per chi vuole ammirare due veri mostri sacri del grande schermo.
Voto 8
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