mercoledì 15 giugno 2011

0 Una notte da leoni (2009)

Doug un bravo ragazzo in procinto di sposarsi, Phil (Bradley Cooper) un insegnante fighetto, Stu un dentista con una fidanzata tremenda e Alan il fratello della sposa con l’idiosincrasia per le mutande, sono quattro amici che decidono di trascorrere l’addio al nubilato a Las Vegas, senza sapere che da lì a poco inizieranno i loro guai. Infatti, all’insaputa di tutti, Alan compra del Rohypnol e lo scioglie nei bicchieri degli amici durante il brindisi che darà inizio alla serata con lo scopo di far divertire tutti senza troppe pippe mentali. Tre di loro si risvegliano il giorno dopo nella suite dell’albergo con una totale inconsapevolezza di ciò che è avvenuto la notte prima, ma con dei segni sul corpo inspiegabili: a Stu manca un dente, Alan ha un piercing all’ombelico e Phil il braccialetto che fanno indossare quando ti ricoverano in ospedale. Di Doug invece non c’è proprio traccia. Da questo momento in poi i tre decidono di trovare tutti gli indizi possibili affinché il loro amico possa arrivare in tempo al suo matrimonio…

La qui presente commedia ha avuto un gran successo di pubblico sia in Italia che all’estero, tanto da portare alla realizzazione di un seguito, uscito da poco nelle sale cinematografiche italiane.

Personalmente non l’ho trovato così eccezionale, sarà la mancanza di gag veramente esilaranti, sarà la tematica un po’ scontata dei pazzi addii al nubilato di matrice americana, sarà quel che sarà, a me ripeto non mi ha fatto ridere ma anzi in alcuni momenti ho avuto difficoltà a trattenere uno sbadiglio. Certo il ritmo non manca e ringraziamo iddio per le poche volgarità presenti nei 90 minuti di girato, anche se ovviamente qualcosa di un po’ becero è stata comunque inserita (vedi i continui riferimenti alla masturbazione, il cinese frocio, il preservativo usato come pallina di carta da lanciare agli amici, etc..).

Il cast è pressoché sconosciuto se non si considera la nuova stella di Hollywood Bradley Cooper, per me privo di vero talento ma con una faccia che evidentemente funziona. Mi ricorda il classico attore di serie b con la faccia da produzioni televisive e l’aspetto da bello ma stronzo. Qui recita esattamente questa parte perciò si può dire che il compitino l’ha svolto in modo impeccabile. Gli altri protagonisti sono alternativamente simpatici, stereotipati o non pervenuti (vedi Doug/ Justin Bartha).

La parte del film che ho preferito è quella dei minuti finali quando i quattro, alla fine del ricevimento di matrimonio, trovano la loro macchina fotografica digitale che finalmente ci mostra e mostra ai protagonisti cosa è veramente successo durante quella misteriosa notte. Bella anche la colonna sonora, ricca di brani conosciutissimi.

Voto: 6

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