Si è perso il conto di quante commedie americane trattino dell’argomento “coniugi in crisi che si riscoprono innamorati attraverso una convivenza forzata”. In questo caso i protagonisti sono i Morgan interpretati in modo assai dimenticabile da un sempre più ridicolo Hugh Grant e da una scontatissima Sarah Jessica Parker.
Le risate latitano e così si passano 90 minuti a metà strada tra un sorrisetto stentato e una serie di sbadigli che si fanno sempre più pressanti da metà film in poi.
La trama non coinvolge (i due entrano di fatto in un sistema di protezione della polizia per essere stati testimoni oculari di un omicidio in quel di New York e così vengono dirottati verso la provincia americana fatta di repubblicani, doppiette e rodei) e non diverte, non appassiona per niente perché i due attori protagonisti sono totalmente incapaci di creare una vera alchimia sia tra di loro che con il pubblico che li guarda aspettandosi fondamentalmente niente viste le premesse. La Parker ripropone il personaggio che l’ha resa celebre nel mondo ossia la romantica Carrie non entrando per niente nelle dinamiche della storia molto più volte almeno nelle intenzioni verso la commedia più leggera.
Un film assolutamente evitabile.
VOTO 5
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