venerdì 1 ottobre 2010

0 Dylan Dog 160 – Il druido

Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

Disegni: Giovanni Freghieri

Trama: Dylan Dog si trova in una brutta situazione in quanto è rinchiuso in una cantina di un paese chiamato Ancient Rock. Il motivo della sua visita in questo piccolo centro abitato da agricoltori risiede in una telefonata da parte di uno degli abitanti, il ricco Ashbee. Questi, chiede aiuto a Dylan per indagare su uno strano personaggio chiamato “Il Druido”, colpevole di vari omicidi nella zona, omicidi che vedono come vittime giovani forestieri.

Il primo indizio che gli viene dato da Ashbee è quello di iniziare a indagare su una famiglia del luogo, i Woolfolk, che secondo varie dicerie sarebbero discendenti di antichi stregoni e sono gli unici ad avere sempre un terreno rigoglioso e fertile. Però la troppa intraprendenza di Dylan finisce per suscitare la reazione del capofamiglia che sospettando che si tratti di un ladro lo ammanetta rinchiudendolo in cantina. Dylan però riesce a sgattaiolare via ma finisce in un guaio ancor più grosso in quanto una falciatrice lo sta per mettere sotto. Fortunatamente si apre un buco nel terreno dove Dylan precipita venendosi a trovare in uno strano tempio sotterraneo, simile ad una catacomba. Qui trova il più anziano dei Woolfolk chino su uno scheletro di un giovane, probabilmente il primo figlio della famiglia che era morto in circostanze misteriose anni prima. L’Indagatore dell’Incubo comincia a capire che tutta la storia gira intorno a sacrifici atti a rendere per sempre fertile la terra, il primo dei quali sarebbe proprio il giovane Christopher…

Commento: l’intreccio ha un che di originale anche se tutto sommato la storia procede a singhiozzo dando per scontate un milione di cose e riducendo a due vignette fatti veramente importanti che avrebbero arricchito una vicenda che partiva con ottime premesse. Il tema del sacrificio umano è vecchio come il mondo ma raramente ha trovato spazio negli albi di Dylan Dog, incentrati maggiormente su orrori meno ancestrali e più sottili, legati a paure profonde e a temi di attualità. La fertilità della terra legata a sacrifici umani ripetuti ciclicamente. Ovviamente questa è la scuola di pensiero adottata da Ruju, in quanto molte fonti parlano invece di riti meno sanguinosi e più volti verso la carnalità per dare nuova linfa alla madre terra. L’unione di due corpi per far nascere il seme della vita: uno dei riti celtici più inflazionati dalla letteratura fantasy (vedi Marion Zimmer e il ciclo di Avalon). Qui l’aspetto orrorifico ha prevalso, giustamente a mio avviso anche se poi alla fine della fiera poco ci viene detto di chi sia effettivamente questo misterioso Druido o almeno la spiegazione offerta non mi è parsa convincente, anzi forse un po’ ridicola. La mano di Freghieri non rientra nelle mie corde e nei miei gusti, il Dylan imberbe infatti non si può proprio vedere. Classico stile appartenente alla vecchia scuola del fumetto americano.

Voto: 6      

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