venerdì 30 ottobre 2009

0 Tv Oggi..un piccolo grande settimanale



Oggi voglio fare un po' di promozione a questo settimanale che vedete di fianco. Tv Oggi. Ha all'incirca un mese di vita e viene venduto al ridicolo prezzo di copertina di 0,90 centesimi.
Io l'ho scoperto per puro caso e devo dire che me ne sono innamorata alla prima rapida sfogliata. E' capitato nel momento giusto perchè mi ero definitivamente stufata della gestione Signorinesca di Sorrisi&Canzoni, un settimanale dal glorioso passato ma dal pessimo presente.
Quando ho avuto per le mani questa guida tv così ricca di contenuti e così completa da un punto di vista televisivo ho preso la decisione finale di mollare il settimanale della famiglia Berlusconi e di acquistare ogni giovedì la mia copia di Tv Oggi.
Si legge tutta d'un fiato nonostante sia abbastanza ricca di news, approfondimenti e interviste ai personaggi del momento. Parla di televisione quindi scordatevi le classifiche musicali, le recensioni di libri o di film in uscita al cinema. Svolge perfettamente il suo compito ed è assolutamente imparziale e bipartisan visto che all'interno delle sue pagine ci sono sia trasmissioni Rai che Mediaset. Il formato è comodo e leggibilissimo, colorato, pieno di box e con una giusta proporzione tra testo e immagini. Pochissima pubblicità e metà del giornale occupato dalle anticipazioni dei programmi della settimana entrante.
Io lo consiglio a chi si è stufato dello stile cortigianesco di Sorrisi.
La mia comunque non è una totale chiusura rispetto al settimanale Mondadori, aspetto solo che cambi direttore poi chissà..

giovedì 29 ottobre 2009

1 X Factor. Pagelle Ottava Puntata



Prima Manche


Sofia If It Makes You Happy: si presenta sul palco molto motivata e con un look finalmente giusto per lei. Androgina e con chitarra, perchè lei nasce cantantessa a sei corde, ma lo strumento a x factor è da sempre proibito perciò per 8 settimane ha dovuto aggrapparsi ad un microfono o impararsi un paio di tomasinografie per colmare il vuoto. Magari chissà forse pure stasera la chitarra era solo scenografia, di cartone e priva di cassa di risonanza ma ha comunque svolto bene il suo compito di Angelo Custode della povera Sofia, che ci mette proprio tutto tutto per mostrare la sua carica a chi non la vuole apprezzare, a quella donna lì in basso che mai spreca una parola di lode per lei. A casa arriva tutta la sua voglia di riscatto, direi una performance decisamente buona in tutte le sue parti. Dalle parti basse e quasi recitate al liberatorio inciso, urlato e vissuto sino all'ultima nota. Voto: 7


Marco Insieme a te sto bene: finalmente un pezzo in lingua italica per questo ragazzo dall'aspetto e dall'animo sempre più Burtoniano. Il brano però non è facile, non è conosciuto e rappresenta quindi l'ennesima sfida per la sua voce suadente e ipnotica. Seduti? Comodi? ok si parte. Dimenticatevi Battisti perchè Marco stravolge, crea, arricchisce e cattura. I primi piani voluti da Morgan nei momenti di pausa tra una strofa e l'altra non mi convincono, io da ignobile ignorante avrei proprio zoomato con violenza e precisione sullo sguardo di Marco per poi sfumare invece di far ondeggiare la telecamera alla ricerca del suo viso. Mi è sembrata la ripresa di un ubriaco. Per Fortuna c'è la voce che salva tutto e porta tutti in un'altra dimensione. Negli arrangiamenti e nelle atmosfere ci sono tutti gli anni 70, annebbiati da fumo di sigaretta e da donne androgine. Brividi in ogni dove. Voto 9


Damiano Il Volo: barboman ottiene l'ennesimo pezzo cantautoriale italiano con addirittura l'in bocca al lupo telefonico dell'autore in persona, ossia Zucchero sputazzone Fornaciari. Cappellaccio, candore nell'abito e piede nudo che fa tanto Soli di Celentana memoria per la gioia della signora Mori che cura personalmente il look del suo sogno erotico. Passiamo all'esibizione. Il modo di interpretare è sempre il medesimo, anzi direi che ora che ascolto con attenzione noto un'impressionante tentativo di imitare Ligabue che personalmente non apprezzo per niente. Una performance del tutto inutile, in realtà per l'ennesima settimana ribadisco la necessità di far uscire l'unico che non riesce a staccarsi da innumerevoli clichet e a maturare artisticamente. Voto 4


Yavanna E' tutto Un Attimo: in quale talent non è uscita ad un certo punto questa canzone? è la maledizione di tutti gli aspiranti cantanti per le evidenti difficoltà tecniche e a chi spetta a X Factor? alle Yavanna, quelle che più di tutte faticano a tenere l'intonazione sulle note alte. In prova avevano svolto un buon lavoro, vediamo ora. Comunque ho deciso che quella più inquietante e più simile ad un elfo è la sorella Rossa. Passiamo all'interpretazione: allora, tutto bene sulle note basse, sino ad un certo punto anche sulle parti alte, poi, poi mi sono resa conto che c'è sempre e anche in questo caso una delle tre che tende a strillare e a mandare fuori tono le altre due. La colpevole è la Nera, sono assolutamente certa di questo e mi dispiace perchè rovina qualcosa di molto molto buono. La Nera è quella più enfatica anche nei movimenti oltre che nell'espressione vocale, è colei che fa più fatica a rinunciare alle Magie del Canto Elfico e al movimento di mano senz'arpa. Voto 6,5 ma poteva essere di più


Chiara E Non Finisce Mica il Cielo: chiara, chiara hai esadito uno dei miei sogni dalla prima puntata. Hai finalmente smesso i panni dell'inquietante Samara per vestire quelli di una ragazza che ha un taglio sbagliato, ma ci accontentiamo. Chiara oggi deve dimostrare qualcosa a se stessa, vediamo se ce la fa. La canzone è difficile, cosa buona e giusta per la sua voce e la sua tecnica. Voce e pianoforte, ed è subito brivido. Un brivido lungo che attraversa non solo gli schermi televisivi, ma che fa una piccola capriola là in basso e colpisce l'incrollabile Morgan. Visibilmente emozionato, commosso, sicuramente scosso dalla presenza di Asia Argento. Chiara è un talento eccezionale. Voto 9


Giuliano Back to Black: eccolo il piccolo sardo dalla voce extraordinaire. Prima esibizione ufficiale sulle note della Amy Cicchetto House. Ragazzo umile e dalle doti eccezionali, sicuramente entra di diritto tra i papabili vincitori. L'uscita è lontana per lui. L'arrangiamento è in parte opera di Celentano...quale migliore premio? parte in sordina e poi lascia quel suo graffiato naturale sporchi piacevolemente tutto il brano. Prova facile facile. Voto 7


Silver Le cose in Comune: il Ghiaccio alle prese con un brano per niente facile visto che di cantato ha pochissimo e che si dipana in strofe recitate. Non capisco molto la scelta di Morgan, ma vediamo che succede. A cortissimo di fiato, dimentica intere frasi e allora la butta sulla mimica. Maluccio devo dire, peccato perchè Silver mi piace tanto. Prova fallita, rimandato. Voto 5


Seconda Manche


Silver Fatti Mandare dalla Mamma: autoironia a palla dopo essersi sentito dire 1800 volte che assomiglia a Morandi. L'esibizione è carina, niente di più. Persino la voce assomiglia tantissimo a quella di Morandi. Voto 6


Giuliano L'emozione Non Ha Voce: spero la scelta non sia la sua perchè mi scenderebbe di qualche gradino. Non si può cantare Celentano se fai parte della squadra della moglie!! Brano un po' troppo inflazionato, troppo da karaoke in pizzeria. Mmmh no non mi ha convinto. Voto 5


Chiara Io Che Amo Solo Te: scontatina anche questa. Lei comunque è un usignolo. Esibizione eccezionale. Ha una voce incredibile. Voto 8


Damiano Piazza Grande: non si smentisce neanche stavolta e si butta sull'unico autore italiano che ancora non aveva scomodato. Lucio Dalla. Sempre uguale, sempre sempre uguale. Voto 6


Marco L'appuntamento: che coraggio sto ragazzo, mai scelte banali, sempre quel tocco di chic che non guasta mai. Lo preferisco quando ha una base musicale sotto ma geniale come sempre. Voto 7


Sofia Goldrake: immagino sia nella versione di Caraturo. Infatti! Scelta brutta che mi sento di bocciare a prescindere. Non puoi, ripeto non puoi esibirti in un brano riarrangiato copiando il riarrangiamento di un altro. E' l'imitazione dell'imitazione. Detestabile come tutte le ragazzine aspiranti cantanti che si esibiscono in Almeno tu nell'Universo nella versione di Elisa. Questa manche doveva servire a dimostrare la propria originalità non per fare il plagio del plagio. Voto 0




lunedì 26 ottobre 2009

1 Concorrenti Grande Fratello 10 (parzialmente scremati)

Tullio: un nerd in piena regola. Oddio se fosse naturalmente pirla sarei quasi più felice. Sembra già una caricatura della Gialappas, perciò finto a prescindere. Fa il rappresentante di abbigliamento, si definisce amico delle donne (anche perché pretendere di più sarebbe pura fantascienza) ed è di Catania. Domanda: c’è mai stata un’edizione del Gf priva di siculi?? Ma soprattutto come farà a piastrarsi i capelli dentro la casa? Ha persino una cintura con i sottotitoli. La sua reazione all’ingresso in casa è ancora più finta dei suoi occhiali: falso stupore per una casa che rimane uguale di anno in anno.

Camila: la sudamericana non manca mai. Questa però è particolarmente bruttarella ma immagino che per gli uomini a casa due tette al silicone siano il non plus ultra nel panorama televisivo. La mammella un po’ moscia o naturalmente in fase calante non ha il lasciapassare all’interno di Cinecittà. Le sue strilla di eccitazione andrebbero bene solo all’interno di una macchina chiusa a lato di un marciapiede di periferia. Mentre entra trova anche il tempo per un gesto di rara finezza sudamericana: una ditata per sfilarsi la mutanda dal solco del culo.

Marco: 18enne parrucchiere di Torino. Urla come se gli avessero strappato i peli dal culo e quella che è già dentro lo prende come un incentivo a riprendere a pieno regime con i suoi gridolini da prostituta brasiliana. Nel filmato scopriamo che ha avuto tante donne molto più grandi di lui, ossia 25enni. Diciamo decrepite quindi.

Carmen: 20 anni di Palermo. Un’altra sicula. Bella sinchè non apre bocca. Confessa il suicidio del padre, la malattia della madre e il sogno di fare l’infermiera. Non vuole trovare l’amore dentro la casa, infatti sarà la prima a scopare. E’ sicuramente il caso umano di questa edizione. Come sono lontani i tempi della Plevani e del suo pudore nel raccontare le sue tragedie personali. Ormai la morte di un familiare è il biglietto di ingresso al Gf.

George: 27 anni di Foligno. Personal trainer con i capelli unti e appena usciti da un contatto intimo con la lingua di una vacca. Baffi disegnati con la matita. Pure questo orfano di genitore. Uguale ad altri 10 che l’hanno preceduto all’interno della casa nelle varie edizioni. La sudamericana si sente già solleticare la bernarda e gli salta addosso sgranando gli occhi in modo piuttosto inquietante.

Davide: contemporaneamente steward in cassa integrazione e pr in discoteca.

Sabrina: 21 anni di Brindisi. Baldraccuccia anche lei e incapace di esprimersi in italiano corretto pure lei. La Marcuzzi la definisce secchiona perché è iscritta ad Economia Aziendale come se in Italia ormai non regalassero le lauree a cani, porci e baldracche. Soliti urletti all’ingresso ma a dire la verità in fase calante.

Maicol: di Rovereto. Non è quel che si dice un uomo virile, pure lui orfano di padre. Se fosse dichiaratamente gay sarei felice perché sarebbe il primo in 10 edizioni. Fantasticamente femmineo.

Massimo: barese, bodyguard, da buttare al cesso e tirare la catena
Cristina: madre milanese
Alberto: classico belloccio senza infamia e senza lode
P.s: la donna diventata uomo è già dentro la casa? ipotizziamo chi può essere...o l'uomo con l'atteggiamento esageratamente maschio o quello con la voce più strana o quello con un fisichetto del cavolo. Io escludo a prescindere il gay e l'amico delle donne perchè non posso credere che qualcuno cambi sesso per poi stare con persone della propria sponda o per diventare un coglione con la montatura pesante. Escludo anche i super muscolosi, nessun chirurgo al mondo riuscirebbe a creare Mastrolindo da un corpo di donna.
Maledizione sarei dovuta stare attenta ai Pomi d'Adamo

Sono le 23.17 e alzo bandiera bianca.

domenica 25 ottobre 2009

1 Recensione Up




Trama: la storia inizia tanti tanti anni fa, quando Carl era ancora un bambino dai molti silenzi e dalla grande ammirazione per l'esploratore Muntz, un uomo che però era stato denigrato dalla stampa per non essere stato capace di trovare un particolare volatile che si trovava in Sud America. Carl conosce la piccola e sveglia Elly, una bambina che come lui ama le avventure e ha un unico sogno: andare ad abitare vicino alle Cascate Arcobaleno. I due crescono e finiscono per innamorarsi, così si sposano e iniziano la loro lunga vita insieme, una vita fatta di allegria, colori e palloncini. Le cose più belle però spesso hanno una fine ed Elly, ormai anziana, muore lasciando Carl triste, solo e inasprito dal dolore. Un giorno bussa alla sua porta il piccolo scout Russell che vuole conquistare l'ultima medaglietta aiutando un anziano bisognoso. Carl nel frattempo ha il suo bel d'affare perchè la sua casa dev'essere buttata giù per far spazio ad edifici più moderni e in questo modo sarà costretto a finire in un ospizio. La sua casa è troppo piena di Elly, troppo piena di ricordi di felicità e decide di portarla con sè con l'aiuto di migliaia di palloncini che riescono a sradicarla dal terreno e a farla sollevare in aria. A questo punto Carl decide di mantenere l'antica promessa fatta alla moglie e cioè portarla a vivere vicino alle cascate. C'è un piccolo problema: anche Russell si trova accidentalmente nella casa volante e così i due si trovano a convivere e a collaborare, uniti dalla mancanza di affetti famigliari, infatti il bambino soffre per la mancanza del padre troppo occupato con la sua nuova famiglia e con il lavoro. I due comunque riescono a giungere in Sud America e qui, portandosi letteralmente la casa sulle spalle, iniziano a conoscere nuovi personaggi: la dolce Kevin e il cagnolone parlante Dug. Qui però si trova anche il malvagio Muntz deciso a catturare viva o morta Kevin per dimostrare al mondo di essersi sbagliato su di lui. Carl a questo punto capisce, soprattutto sfogliando il Libro di Avventure di Elly, che è il momento di lasciarsi il passato alle spalle e di iniziare una nuova avventura venendo in aiuto di Kevin.
Commento: sono andata al cinema senza voler sapere di che cosa parlasse il film per non guastarmi la sorpresa. Ho fatto bene perchè non c'è stato un minuto senza emozione, senza commozione ma anche con tanti sorrisi e spesso vere e proprie risate. La pellicola già dai primi minuti dimostra la sua poesia: poche parole, molte immagini e musica delicata che accompagna la bellissima storia d'amore e di amicizia tra Carl ed Elly sino alla sua triste conclusione. Anche la tragicità della morte è resa con tanto tatto ma anche con tanto realismo riprodotto in pochi fotogrammi con Elly in un letto di ospedale e subito dopo con Carl seduto in chiesa con un palloncino in mano. Il film poi entra nel vivo raccontando altri esempi di vita vera: l'edilizia che butta giù il passato senza curarsi dei sentimenti contenuti dentro edifici ormai vetusti, l'anziano che si veste di tutto punto per poi attraversare la porta d'ingresso e sedersi sul portico perchè tutta la sua vita è racchiusa nel perimetro di casa sua, gli ospizi, il bambino che soffre per l'assenza del padre, la natura a rischio di estinzione e persino la fissazione che hanno i cani per le palline. Io questo film l'ho trovato perfetto, persino nelle fotografie sui titoli di coda che ci fanno capire che Carl e Russell sono diventati come padre e figlio, uniti e felici sul gradino di una gelateria a contare le macchine rosse e blu che sfrecciano davanti ai loro occhi. Poesia a colori, delicatezza e grande, grandissima magia
Voto: 10

venerdì 23 ottobre 2009

0 Autunno

Per me Autunno vuol dire elementari, cioè Ricordi delle Elementari. Disegni di acini d'uva, di castagne ancora chiuse nel riccio e di melagrane. E poi brani edificanti contenuti in quei libri che ci seguivano dal primo giorno di scuola sino all'ultimo. Chissà perchè mia madre li aveva buttati...mi sarei commossa o sarei morta di risate. L'autunno degli anni 80 era sempre freddo, o almeno io nei miei ricordi lo rivivo così. Maglione sotto il grembiule blu scuro e stivaletti anti pioggia rossi. La pioggia dietro le finestre e quella vecchia maestrina che ci fulminava con lo sguardo o con qualche parola tagliente uscita dalle sue labbra eternamente strette, se per caso il nostro sguardo si spostava dalla sua faccia di zitella alla vita lì fuori.
Erano autunni di alfabeti da imparare o di scritture da far rientrare in righe sempre più sottili. (Ho adorato i quaderni della terza elementare, quelli con la riga stretta stretta). Autunno di catechismo alle 7 di sera e di panino al pomeriggio davanti a Bim Bum Bam. L'attesa per lo Zecchino d'Oro. Gli astucci che avevano sempre resti di grafite e tracce di pastello e che avevano sempre quel forte odore di matita oltre a una gomma rossa e blu durissima e capace di bucare la carta. La cartella sulle spalle fedele compagna di mattinate interminabili che non ricordo più dove mettevamo durante le ore di lezione. Il segno della croce prima dell'inizio della lezione e il classismo dell'alzata in piedi (silenziosa e coordinata) all'ingresso di un maestro o del signor direttore. Ricorderò sempre la maestra che ci raccomandava di non alzarci MAI per i bidelli perchè nella scala sociale erano ad un gradino troppo basso per meritare simili riverenze. Sarebbe bastato un buongiorno.
Era una maestra classista e se penso all'autunno penso a lei, donna dai colletti ben chiusi e dai capelli grigi cortissimi, quasi del tutto monacali. Guidava una Uno Blu che al solo apparire mi faceva drizzare i capelli sulla nuca. Il primo giorno di scuola aveva chiesto a tutti se il nostro papà (che per me era babbo) fosse semplice signore o dottore. Io mi ero sbagliata e avevo detto dottore perchè cosa ne sa uno di sette anni se il genitore è diplomato o laureato. Quando aveva scoperto l'errore mi aveva umiliato davanti a tutti ma quella era solo la prima di tante altre umiliazioni vissute in 5 anni di scuola. 5 autunni che sembravano 50.
L'autunno era bello in famiglia, si indossava una tuta usata, scarpe da tennis vissute e si andava per funghi e castagne. Odore di terra e vita segreta. Era facile credere alle creature del bosco, alle favole ascoltate alla sera prima di addormentarsi e alla magia che la mattina scompariva di botto per far posto ad un gremiule dal colletto bianco stretto stretto alla base del collo.
Autunno di compleanni di compagnetti di scuola, con la torta ricoperta di glassa e l'interno rosa acceso. I panini con la bandierina sopra e la Fanta gialla che frizzava in bicchieri di plastica colorati.
Io se penso all'autunno penso a vento, pioggia e ricordi un po' di merda.

mercoledì 21 ottobre 2009

1 X-Factor. Pagelle Settima Puntata




Yavanna Dancing: le mie tre fate dovevano cantare I Migliori Anni della Nostra Vita che sarebbero stati per loro gli Ultimi Minuti della Loro Carriera visto l'assurdo binomio Renato Zero Drammatico e Fate Boschive. Loro si trattengono in conciliabolo e decidono di giocarsi il tutto per tutto cantando un brano di Elisa. Presa di posizione accettata dalla Maionchi che secondo me sta già puntando sui due emo che si giocheranno l'entrata a X Factor proprio questa sera. Scenografia bianca, chiome selvagge e drammaticità intensa che sfocia in numerose imprecisioni a livello di intonazione. Sono molto emozionate e tutto ciò suona un po' come un addio anticipato. Mi sono piaciute di più in altri pezzi e sono del tutto d'accordo con Morgan che le vede meglio in brani meno mesti e più vivaci. Dovrebbero cantare in modo più semplice senza lanciarsi in pericolosissime evoluzioni vocali che presuppongono una grande estensione vocale, che loro evidentemente non hanno. Mi piacciono perchè sono personaggi e sono musiciste. Con Morgan sarebbero già a un livello superiore. Lasciate troppo sole dal loro vocal coach finiscono per non centrare mai il bersaglio. Voto 6

Marco
Helter Skelter: questa settimana si è visto pochissimo e devo dire che stavolta ha accettato l'assegnazione senza far ruotare gli occhi di 360 gradi. L'esibizione è come sempre spettacolare, lui cattura come solo una star può fare. Cresciuto tantissimo, finalmente consapevole del suo valore e della sue potenzialità come artista di primo livello. Un pazzo in arancione con lo sguardo da disturbato mentale, voce da brividi, androgina e fascinosa. Una creatura indefinibile, geniale e penso irraggiungibile da tutti i suoi colleghi che per stargli dietro lavorano di cesello e di gomito, muratori che imitano un architetto. Potenza della genetica e di un buon taglio di capelli. Voto 8

SilverDrive My Car: è diventato uno dei miei preferiti. Look trashone e completa padronanza del palco, gioca con la telecamera, corre, mima un assolo di chitarra, interpreta totalmente la canzone. E' gia una ministar e lo è diventato nel giro di un bah. Questa è crescita artistica. Fulminea, intensa e dettata da una modestia difficile da trovare in un under 25 con velleità artistiche. Mi piace, mi piace soprattutto in questo genere di pezzi che lasciano tanto spazio alla personalità del singolo. Da non trascurare il fatto che il giovine conosce la Musica con la Emme bella maiuscola. E suona. E' anche musicista non solo interprete. I Beatles non l'hanno spaventato ma anzi gli hanno dato una bella spinta verso l'alto. Bravo Ghiaccio! La Mori tenta di ammosciarlo con un giudizio sostanzialmente negativo ma lui accetta la critica con un sorriso e porta a casa un bellissimo complimento da parte di Cesare Cremonini. Voto 7,5

Chiara – Eleanor Rigby: settimana spinosetta per Chiara (che finalmente non ha la pettinatura da Samara) che vive momenti di forte gelosia nei confronti della compagna di reparto. Non è molto in forma già da due puntate e si spera che col bel pezzo di stasera possa risollevare le sue quotazioni. Il brano è cantato in italiano e perde tutto, tutta la bellezza, tutta la magia della versione originale. La sua voce è un po' costretta in uno spazio ridotto alle dimensioni di una scatola di fiammiferi. Potenza vocale sprecata in una canzone tutto sommato recitata. E' fuor di dubbio comunque che la ragazza è in crisi profonda e che i pezzi che si becca sono sempre sbagliati. Forse volutamente? mah chissà. Voto 6
Cristiana – And I Love Her: durante la settimana abbiamo capito che non è decisamente amata dai suoi colleghi di categoria. Ha provato a scrivere un testo in italiano per la canzone che canta stasera ma Morgan si accorge appena in tempo del grave errore che sta per commettere e lo scrive lui. Questo ci dà un'idea della sua bravura in campo autorale. E' pure antipatica e canta vecchio. Uguale ad altre mille, per me dovrebbe uscire stasera stessa. Inutile. Voto 5

Sofia – You Get What You Give: l'avrei preferita in Ironic, canzone che ha deciso di scartare chissà mai perchè. Anche lei come altri gioca un po' da sola visto che la Mori punta tutto sull'uomo Pelo. Tomassini tenta di nuovo di farla sembrare una donna dotandola di gonna mentre mi sembra chiaro che canta meglio quando ha un bel pantalone maschio indosso...ma sorpresa! sotto la gonna ha una tenuta maschile. La canzone comunque è sin troppo pretenziosa e complicata per la voce non tanto potente di Sofia. Ha però personalità e si spacca anche il labbro contro il microfono. Mi fa sempre più tenerezza. Voto 6

DamianoNon è per Sempre: l'uomo barbuto dall'animo timido canta l'ennesimo pezzo in italiano. Per lui la settimana scorsa è stata pesante perciò la Mori (che un su e giù lo farebbe volentieri con lui e i suoi bulbi piliferi) lo porta in giro per Milano, gli compra la camicia che ha scelto lei, gli offre una birra e dei pop corn e poi gli dice canta questa e stai zitto. Lui si presenta sul palco con i capelli falsamente moderni, i vestiti appesi addosso e lo sguardo non più impaurito. Canta meglio delle altre volte, ha più carattere e si vede che l'uscita e la pacca sul culo della Mori gli ha fatto bene. Sembra quasi che abbia appena scopato. Continua comunque a risultarmi anonimo e fuori contesto. Voto 6
A rischio eliminazione Damiano e Cristiana
Eliminata Cristiana

sabato 17 ottobre 2009

1 Le file per seguire le lezioni




Questa settimana è stata memorabile in senso negativo. Era la mia prima settimana al corso di studi in Beni Culturali. Il mio progetto era quello di seguire 4 lezioni che si incastravano più o meno bene tra di loro. Io ho già una laurea e che io mi ricordi avrò seguito più o meno un mese e mezzo in 5 anni di università. Non ero abituata e forse non lo sarò mai. Sono pigra e la mia soglia di concentrazione non supera la mezzora buona ma mi sono ripromessa di seguire anche perchè qualche bel genio ha pensato bene di far pagare il massimo delle tasse a quegli asini come me che dopo una laurea e un master vogliono riscriversi all'università e prendere un altro titolo. Ma pensa tu come siamo ignoranti e nullafacenti, ma pensa che gioia per noi tornare sui libri mentre altra gente a cui è andata di culo stanno già lavorando.
Beh torniamo a noi. Ho pensato: visto che pago voglio avere tutto quello che offre l'università soprattutto le lezioni. Mai avrei immaginato che 150 persone la pensassero come me. Se fossimo a Milano poco male perchè ci sarebbero aule abbastanza capienti ma in Sardegna tutto è a misura di fantino sardo, perciò aulette da massimo 80 persone che per starci tutte devono tenersi a braccetto come in su ballu tundu.
Penso che la scena peggiore l'ho vissuta per Archeologia. 200 persone che spingevano come per entrare ad un concerto e io che sfioravo il pavimento con la punta delle scarpe tenuta su dalla forza combinata di quelli che spingevano per uscire e quelli che come me volevano entrare. Alla fine ho trovato posto a sedere. La prima volta a culo, la seconda e la terza perchè sono arrivata un'ora prima nonostante ci metta 5 minuti ad arrivare in facoltà da casa mia. L'ultima volta poi è stata una cosa che se la racconto a me stessa mi do una testata ai denti. Ho seguito una lezione di cui non me ne fregava una cippa per essere in pole position per la lezione successiva. E nonostante ciò ho fatto due metri senza toccare terra per via degli spintoni. Diciamo che la stessa cosa è avvenuta per Paleografia che penso ai miei tempi seguissero in 5.
Ma cosa è cambiato nella testa del giovane? beh l'organizzazione universitaria che impone di dare esami precisi a seconda dell'anno di immatricolazione. Però non c'è la frequenza obbligatoria perciò mi dico ma tu giovane di 20 anni che digiti per 2 ore sms al cel e mi frantumi i nervi col tuo brusìo continuo dall'inizio alla fine della lezione NON PUOI STARTENE AL BAR, A CASA O AL CESSO invece di costringermi a imprese eccezionali per trovare un centimetro di stoffa su cui appoggiare il culo? sì perchè questi che frequentano sono per lo più del secondo anno (a quelli del primo do il beneficio del dubbio che in fondo siano spinti da vero interesse e curiosità dopo 5 anni di calcolo matematico, Virgilio e filosofia di Platone). Quelli del secondo anno sono pazzeschi: non gliene fotte niente di seguire, vogliono solo stare comodi e piazzare il registratore sotto la bocca della docente per poi sbobinare e dare l'esame. Sono in gruppi folti (tutti con sto registratore che io mi dico ma cacchio mandateci solo 2 di voi e gli altri stiano a casa a sto punto, tanto ve le passate le cose), cicca in bocca, atteggiamento da QUESTA è CASA MIA, sufficienza nei confronti delle matricole pazienza se hanno solo un anno di meno rispetto a loro. E poi fanno una cosa che a me fa incazzare come un toro: si mettono d'accordo in modo che oltre ad occupare 5 posti in prima fila, ne prendono altri 2 o 3 per gente che arriva con tutto comodo mezzora dopo, perciò tu che ti 6 fatto una fila immane rimani in piedi o seduto in terra.
A me non è capitato ma chissà, mai dire mai.
Tutto ciò mi ha provocato uno stress sovrumano. Io ero abituata male, cioè bene secondo il mio punto di vista. Non avevo voglia di seguire e non seguivo, ma se mai avessi voluto farlo sapevo che non mi sarei dovuta prendere a cazzotti per una sedia di merda, ne avrei trovate 40 di sedie vuote. Non so, penso che sia cambiato tutto, soprattutto la mentalità del ragazzetto di 20 anni. Presenzialista a prescindere. Io se avevo voglia di chiacchierare con i colleghi stavo fuori dall'aula a fumarmi una sigaretta non mi facevo le code per disturbare gli altri e ad essere continuamente zittito dai professori come alle superiori. Non c'è più rispetto per i docenti, noi ci cagavamo addosso se ci squillava per sbaglio il cel durante una lezione, questi a momenti si mettono ai piedi della cattedra per mandare i messaggi al collega che sta due sedie più in là.
Che tempi di merda

0 Le Querce di Albion



Trama: ci troviamo in Gran Bretagna durante il regno di Domiziano. Roma sta gradualmente conquistando i territori anglosassoni sottraendoli alle tribù del luogo che tentano di resistere all’avanzata inesorabile dell’Aquila. Gaio figlio di un ufficiale romano (ma britannico da parte di madre) cade inavvertitamente in una trappola per cinghiali dove si ferisce gravemente. Viene salvato da alcune persone appartenenti ad una tribù di nobile stirpe. Conosce quindi Cynric, un ragazzo pieno di odio nei confronti dei romani perchè nato da uno stupro perpetrato da un legionario nei confronti di una donna del posto. Conosce anche Eilan, di cui si innamora a prima vista. Una volta guarito torna al suo accampamento avendo sempre nel cuore la giovane britanna. La vorrebbe sposare ma il padre di lei si oppone e le loro strade si dividono per qualche tempo. Infatti lui continua la sua carriera militare e lei diventa una delle Sacerdotesse della Casa nella Foresta, perciò inviolabile. Un giorno però si incontrano e si uniscono per la prima volta, vinti da una passione incontenibile. Da questo incontro nasce un figlio, Gawen, che viene nascosto da Eilan nel territorio appartenente alle sacerdotesse. Lei vorrebbe fuggire con Gaio ma lui, per ragioni politiche e per non dispiacere suo padre, decide di sposare una donna romana Giulia che però continua a dargli figlie femmine alle quali lui non riesce ad affezionarsi e che non gli garantiscono la prosecuzione della stirpe. Gli anni passano e la terra britanna continua ad essere insanguinata dalle battaglie da cui gli indigeni escono sempre sconfitti nonostante anche Roma abbia i suoi grattacapi dopo l’uccisione dell’imperatore. Una notte Gaio decide di recarsi nel territorio appartenente ai druidi e alle sacerdotesse messo in allarme dal proposito di qualche legionario ubriaco intenzionato a violentare una sacerdotessa. Viene però scoperto dai druidi accecati dall’odio contro i romani e catturato. Viene condannato a morte e Eilan ancora innamorata decide di rivelare a tutti il suo segreto, condannando anche se stessa ad una morte orribile. I loro corpi vengono poi gettati al rogo ma l’ultima profezia della Dea, che parla per bocca di Eilan, rivela che romani e britannici si fonderanno insieme per sconfiggere in futuro un popolo straniero. Intanto la casa delle sacerdotesse viene spostata nell’isola di Avalon mentre il territorio della casa della foresta viene lasciato alla nascente chiesa cristiana.

Commento: il romanzo è il primo della serie di Avalon nonostante sia stato scritto dopo le Nebbie di Avalon. E’ scritto molto bene come tutti i libri della Zimmer, scomparsa purtroppo precocemente. Per quel che riguarda il contenuto devo dire che sono rimasta abbastanza delusa perché mi aspettavo una vicenda più intensa e personaggi meglio caratterizzati. Mi spiego: tutto fa supporre che si tratterà del racconto di un amore sofferto ma solido mentre a leggere poi il libro si scopre che Gaio non si fa scappare neanche una donna che gli capita a tiro sminuendo totalmente il sentimento che prova nei confronti di Eilan. Tutto il suo interesse è rivolto alle strategie politiche e al figlio maschio che potrebbe continuare la sua stirpe. Questo è sicuramente molto realistico ma certo toglie un bel po’ di magia a tutta la storia. Eilan da parte sua è un personaggio abbastanza piatto, un po’ sottomesso e poco incisivo ai fini della storia mentre mi ha molto colpito Caillean, una delle sacerdotesse più importanti all’interno della narrazione. Personaggio complesso, reale e pieno di sfaccettature che spero ritroveremo nel romanzo successivo, anche perché l’unica sopravvissuta. Tutti i personaggi comprimari sono solo comparse senza importanza. Il libro insomma manca di emozione e nonostante la lunghezza non offre niente alla vicenda principale soffermandosi maggiormente sulla guerra tra romani e britannici. Un romanzo storico sentimentale che mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca nonostante una narrazione sicuramente scorrevole ma un po’ vuota.

Voto: 6

mercoledì 14 ottobre 2009

0 X Factor. Pagelle Sesta Puntata

Sofia Mezzogiorno: a differenza di Sansone, lei secondo me ci ha guadagnato tanto dal taglio di capelli. Non so se stasera uscirà ma ho come l’impressione che sarebbe un grosso errore. Secondo me sta crescendo di settimana in settimana. Il brano che canta stasera è un pezzo di Jovanotti, in prova mi aveva convinto vediamo stasera. Io ho capito che per lei vanno bene canzoni che non necessitano di una grande vocalità perciò con questa va alla grande. Grande energia e carattere, si diverte, balla e diverte. Farò la Maionchi: A me è piaciuta! Voto: 6,5

Silver Non Abbiam Bisogno di Parole: il bravo figliolo della porta accanto canta il rosolino nazionale. Io gli avrei fatto continuare la strada della canzone parlata e teatrale, invece si ritorna alla canonica canzunciella all'italiana. Lui al momento dell'assegnazione non è propriamente entusiasta ma siccome è un bravo giovine canta ugualmente fissando la telecamera con quello sguardo che ammalia le quindicenni a casa. Il Zac Hefron all'italiana stavolta fa un paio di passi indietro rispetto alle ultime due puntate. Le variazioni che infila a tradimento nella performance non sono precisamente gradevoli. Voto: 5,5

Yavanna La Vie en Rose: le tre yavannine cantano un brano importante e anche il primo in francese nella trilogia di X Factor. L'effetto iniziale tipo disco di vinile nel grammofono non è male anche se troppo prolungato. La seconda parte è molto d'effetto e tutte si dimostrano adeguate al compito di rimanere nei binari senza farsi prendere dai sacri fuochi di Beltane (chi conosce i libri della Zimmer capirà). Intonate e brave, crescono di serale in serale. Tra l'altro una versione originale. Voto: 7

Marco Ashes to Ashes: il suo rapporto d’amore e odio con Morgan sembra essersi risolto in una convivenza sofferta ma passionale. Sto ragazzo ormai canta solo brani che non conosce ma la cosa sorprendente è che le sue performance sono sempre gigantesche e affascinanti. La sua voce è suadente e capace di cose superbe nonostante i giudizi stitici della Mori. Io la canzone non la conoscevo ma lui è stato in grado di farmela piacere già al primo ascolto. L’ho sinceramente preferito in altri pezzi ma nessuno può dire che questo strano personaggio dal viso di gomma non sia un fantastico astro nascente. Voto: 7

Luana Biz Due destini: il gruppo più inutile delle 3 edizioni di X Factor. Simpatici e volenterosi ma davvero poca cosa a livello vocale. Stasera si cimentano in un bellissimo pezzo dei Tiromancino, un brano dal testo importante, difficile e dalla melodia ipnotica così come tutte le piccole magie di Zampaglione. Loro sono immaturi e privi di stile, sono sempre in procinto d’essere senza essere veramente qualcosa, neanche loro sanno che direzione prendere. Attacco in affanno, si prosegue con voci sfiatate e quando si sentono stonano. Le armonizzazioni sono un lontano miraggio. Un tratto di matita negli occhi e un ricciolo biondo possono cambiare il destino di un gruppo di campane in fase calante? Uno dei quattro solleva il capino all’ennesima critica di Morgan e qualcosa succede…mi si alza un pelo del braccio destro. Voto: 4,5

Francesca Black Horse & Cherry Tree: testa cotonata alle prese con un motivo di qualche anno fa. Continua a non piacermi, ma perchè non va a fare la vocalist in qualche discoteca della sua zona? almeno potrebbe fare anche le sue amate coreografie in cima ad un tavolo. Spero che stasera non tenti di nuovo di sedurre Morgan, anche perchè avrebbe più chances con la Maionchi. Ascoltandola confermo che si tratta di un'ottima cantante da discoteca. La furbata della Mori sta tutta nel colpire il pubblico da casa con un motivo recente e movimentata, diciamo effetti speciali di grana grossa. Voto 5,5

Chiara Shine on you Crazy Diamond: Chiara Chiara ma dove sei finita? perchè i montaggi del day time non parlano più di te? l'unica certezza è l'acconciatura alla Samara. Ma perchè solo le Yavanne e Sofia son dovute passare tra le grinfie del tosatore? a parte la vacuità dei miei discorsi mi piacerebbe che stasera cantasse in modo da stenderci tutti perchè la voce ce l'ha così come il talento. Stasera ci regala un medley dei Pink Floyd e forse si tratta di un azzardo esagerato, un esperimento che suona tanto di trabocchetto morganiano. Non so, devo dire che non mi ha coinvolto tantissimo, penso che tutto sommato stia lentamente tramontando l'ipotesi di un suo accesso alle fasi finali ma non per colpa sua. La sua espressione non è molto felice ma si spiega con la febbre che l'ha assalita nelle ore precedenti alla diretta. Voto 6

Damiano Baby Can I Hold You: premetto che questa canzone mi piace da morire e so già che il barbautore me la rovinerà. Però stavolta spezzo un fiammifero per lui e lo giustifico perché ho capito che il vero incapace è il vocal coach dalla erre moscia e la simpatia di un culo. La giacca da domatore di leoni sfugge alla mia comprensione e penso che neanche una veloce traduzione del testo possa giustificare tanto orrore, soprattutto il pelo ribelle che fa capolino dal torace non è una cosa molto gradevole ma immagino che l’ormone delle donne di mezza età in prima fila abbia fatto la ola. A me Damiano mi sta facendo tenerezza, ogni volta che solleva una rimostranza viene zittito con secchiate d’acqua gelata. Alla fine cede le armi e nasconde le sue paturnie dietro due metri di barba. Persino Skin capisce che è terrorizzato e intimidito e gli consiglia di smailare di più. Voto: 6
Eliminati i Luana Biz e Francesca

domenica 11 ottobre 2009

0 Recensione Fame 2009





Trama: siamo nel 2009, New York, tanti ragazzi si avviano verso la loro prima audizione per tentare l'accesso alla New York City High School of Performing Arts. Ci sono ballerini, cantanti, musicisti, attori, aspiranti registi ma solo un limitato numero di loro riuscirà a coronare il loro sogno di arrivare al successo. Naturalmente non tutti coloro che entreranno vedranno premiata la loro fatica, soprattutto coloro che non hanno talento ma solo tanta buona volontà. Storie di amori, di delusioni, di successi e di cambiamenti il tutto condito da una colonna sonora trascinante anche se evanescente.
Commento: il film è onesto, non pretende di entrare nell'immaginario collettivo così come è capitato al suo predecessore del 1980. E' una pellicola dei nostri tempi, molto High Scool e poco Saranno Famosi. La recitazione così come il doppiaggio lasciano ALQUANTO a desiderare. Il talento vero l'ho percepito unicamente nei cantanti, il ballo infatti è come se non contasse visto che il regista ha deciso di dedicargli solo alcuni minuti in un film di un'ora e mezza. Certo c'è la storia del balleronzo che arriva dalla scuola di ballo del suo paese e che fallisce nonostante il suo impegno, c'è la classica ballerina antipatica che riesce a sfondare senza troppa fatica ma non aspettatevi nessun Leroy Johnson perchè non lo troverete. A me il film ha messo una gran nostalgia. C'è Debby Allen, la mitica signorina Grant, che è diventata preside ed è talmente invecchiata e ingrassata che farete fatica a riconoscerla. Un pugno al cuore per chi come me ha amato tanto la sua grinta, la sua inflessibilità ma anche la sua grande umanità. Se vi ricordate la scuola di Fame (almeno nel telefilm) aveva anche lezioni di lettere mentre qui l'unica cosa che fanno è ballare sui tavoli o in discoteca e incidere cd da portare a case discografiche. Manca sicuramente la quotidianità e la fatica, visto che di palo in frasca si passa da un anno all'altro. Le storie dei ragazzi non sono molto ben delineate. Forse la più interessante è quella che riguarda Denise la ragazza ricca che abbandona il piano e la musica classica per diventare una cantante da discoteca. Secondo me il grosso problema di questo film risiede nel fatto che il regista non ha scelto grossi talenti perciò nessuno degli attori riesce veramente a rimanerti impresso. C'è il novello Bruno Martelli che non ha il talento di Bruno Martelli, c'è la novella Dorothy che però non sa recitare ed è vuota come una lattina vuota, c'è la novella Coco che canta bene ma non ha la voglia di arrivare di Coco, c'è il novello leroy incazzato con il mondo ma finto fintissimo nelle sue umili origini, imballato in una recitazione inesistente fatta tutta di monologhi noiosi e di una versione hip hop forse più convincente. Insomma se volete godervi un filmicino senza pretese troverete quel che fa per voi apprezzando anche le coreografie, seppure molto aiutate da effetti speciali. La colonna sonora è carina ma molto leggerina, con chiari picchi di interesse quando i ragazzi reinterpretano i due pezzi del vecchio Fame, dimostrando l'assioma secondo il quale i rifacimenti non sono mai buoni come i predecessori. Potevano fare di più? onestamente penso di no. A me è sembrato di vedere la scuola di Maria de Filippi compresa la Celentano e la cosa non è buona per niente. I tempi sono cambiati e si vede. Comunque ripeto, un film onesto rivolto ad un pubblico molto giovane che non conosce Saranno Famosi nella versione originale e nel telefilm e che con tutta probabilità se mai li dovesse vedere sbadiglierebbe dall'inizio alla fine. Ultimo commento stavolta positivo: molto bravo il ragazzo che interpreta Marco, forse l'unico ad avere un vero talento e a ricordare i ragazzi del vecchio fame.
Voto: 6 per l'onestà di aver fatto un prodotto senza pretese

sabato 10 ottobre 2009

3 Fiori di Bach aiutatemi voi



Essendo ormai arrivata a dormire un paio d'ore a notte con l'aggiunta di stupendi incubi e trascorrendo la giornata tra paure varie, insicurezze, paranoie e angosce varie HO DECISO di affidarmi agli elfi di erboristeria.
In realtà ho già provato la melissa e il Rescue Remedy ma devo dire che forse su di me non hanno quel che si dice un effetto bomba. E poi non sono sicuramente una persona costante ma anzi piuttosto pigra in ogni genere di cosa. Questo è sbagliato lo so, infatti queste piccole erbette funzionano in due modi combinati: con il potere della nostra mente che si convince che è l'unico rimedio possibile e con le effettive potenzialità delle piante prese in modo costante. Vorrei provare i Fiori di Bach ma mi vergogno di andare dall'elfa erborista per dirle SENTA MI CAGO ADDOSSO PER TUTTO, ho paura della mia stessa ombra e ho un nervoso tale che piego i coltelli e le forchette con lo sguardo. Potrebbe spaventarsi o guardarmi con quel suo sguardo da elfo in camice bianco per poi approfondire il discorso con 1800 domande che presuppongono un SI o un NO e c'è da scommetterci che i miei sarebbero tutti SI. Ma solo a me capitano quei lunghi lunghissimi periodi in cui sembra che tutto proceda nel modo sbagliato, dove pensi solo che sei un fallimento e che al precedente bivio hai preso la strada sbagliata?

mercoledì 7 ottobre 2009

0 X Factor. Pagelle Quinta Puntata



Sofia This is the Life: la donna non donna decide di diventare femminile con risultati sorprendenti. Mi va di pensare che se una non vuole mostrare tette e culo, se le piace il capello incolto e il pelo sulla gamba, dovrebbe essere rispettata. Le sue occhiaie mi comunicano disagio più del solito. I capelli dove sono finiti?? Con la brezza artificiale non mi piacevano ma ad aria ferma devo ammettere che non è male. Con il vestito invece mi pare un travestito. L’esibizione è tutto sommato discreta anche se la velocità del fraseggio non è proprio il massimo. Brava più di tutte le altre volte. Voto: 7

Silver Non è nel Cuore: stavolta il brano sconosciuto tocca al ragazzino buono, a Giannino Morandi anni 2009. Penso che Silver abbia un talento particolare nell’usare il palco e nel rapporto con il pubblico. Mi sta convincendo ogni settimana di più soprattutto a livello interpretativo, penso che vada a nozze soprattutto con i brani parlati più che cantati. Voto 7

Yavanna Smells like Teen Spirit: tante polemiche prima dell’esibizione per la diatriba tra Tomassini e la Maionchi. Luca infatti vorrebbe rispettare la loro anima fiabesca mentre Mara, da buon squalo discografico, vorrebbe trasformarle nelle nuove Bastard Sons Of Dioniso. Per me una volta tolte le orecchie andavano bene e comunque a me piacciono a prescindere. Fantasy post guerra atomica, voci e armonizzazioni perfette, pelle d’oca alta due metri. La loro esibizione migliore in assoluto. Voto 8
Marco My Baby Just Cares for Me: sa di essere bravo e lanciatissimo verso le battute finali del programma. Sa anche di essere uno dei preferiti di Morgan ma non gliene sbatte un granchè e a Morgan brucia. Lui continua nel suo percorso di disturbato mentale e noi ci godiamo l’ennesima esibizione perfetta. Ha stile e voce. Il giudizio finale di Morgan è “tu non vuoi essere mio amico e non apprezzi i miei sforzi? Attento perché a un certo punto mi rompo i coglioni”. Clima caldo, bollente. Voto 7,5

In ballottaggio Sofia

Mario Hello, I Love You: Morgan fa una presentazione dell’altro mondo decantando il mondo Dark di Mario. Ma Mario è dark o emo? Per me fisicamente è la copia carbone di Andrea dell’anno scorso, con meno anni e con i capelli a scodella. Continuo a trovarlo molto dilettantesco e acerbo. Troppo gasato. Voto 6

Luana Biz Futura: hanno messo il muso perché Mara la settimana scorsa non li ha difesi dai pesanti attacchi di Cecchetto. Forse non siete tanto bravi, non vi è venuto in mente? Attacco iniziale sbagliato da parte del baffetto del gruppo. Il rasta man e ricciolotto troppo timidi. L’ex Ricciolotto canta aspirando tutte le ci da buon toscanaccio ed è pertanto inascoltabile. Esibizione piatta e imprecisa. Voto 5,5

Francesca Città Vuota: il suo cruccio più grande è di non piacere a Morgan, io mi preoccuperei di più di quanto spendo di luce per asciugarmi i capelli e del fatto di stare sulle palle al pubblico a casa. L’inizio è anche buono perché privo delle solite esagerazioni r&b o degli strilli che poi si manifestano copiosamente dalla seconda strofa in poi. La sua provocazione (studiatissima) di sedersi dietro a Morgan e cantargli il pezzo tipo serenata d’amore è alquanto discutibile. Mina è Mina. Voto 6-

Chiara Indaco dagli Occhi del Cielo: stasera è di nuovo Samara. Ma perché la riga in mezzo e il capello piastrato? Il pezzo sembrerebbe abbastanza scontato per una voce melodica come la sua, ma le variazioni apportate e suggerite da Morgan impreziosiscono il brano. Niente da dire ma stasera c’è stato molto meglio. Voto 6

Damiano Che coss’è l’Amor: ma quali sono le donne che impazziscono per questo lemure? Sarei curiosa di conoscerne almeno una e sotto i 50 anni. Non mi piace Capossela ma gli riconosco il merito di essere unico e perciò inimitabile. Crea atmosfere che in questa esibizione si perdono totalmente. Il barbuto nel suo modo di cantare mi ha ricordato Tricarico ma attenzione non è un complimento. Voto 5

In ballottaggio Mario
Eliminato Mario



giovedì 1 ottobre 2009

0 Piccola riflessione sul Burqa



A me la cosa che maggiormente mi impressiona sono le donne occidentali che scelgono di loro spontanea volontà di convertirsi all'Islam e di indossare il velo. La cosa più strana è che percentualmente, nel nostro Paese, sono per la maggior parte donne settentrionali. Io non condivido ma ancora di più non capisco. Sono stata in Egitto e là ti dicono che sono le donne a scegliere di mettere il burqa, poi vedi le facce di ste donne e non è che siano proprio felici. Il discorso qual é? se si tratta di una scelta ok va bene, non la capisco ma la posso rispettare...Se si tratta di un'imposizione invece provo grande pena per le donne musulmane e immane schifo per l'occidentale che sceglie di coprirsi la testa per rispetto verso chi? verso l'uomo o verso Allah? Ho sentito una donna islamica di mezza età che si giustifica dicendo che è una sua scelta. La scelta di una donna che vuole mostrare il seno e il viso solo al proprio uomo. Come se tutte noi andassimo in giro con la scollatura vertiginosa. Mi sento tuttavia di credere alle sue parole perchè è una donna educata e cresciuta in una cultura che le ha inculcato una visione sbagliata del corpo della donna.
Non è colpa sua ma della cultura in cui è vissuta. Ma facendo così, tu donna, stai praticamente dicendo che sei inferiore all'uomo, sei dominata e che la tua natura è peccaminosa al di là che tu sia una santa. Personalmente se una si vuole mettere il velo per me lo può fare a casa sua o in strada, ma lo eviterei nei luoghi pubblici e soprattutto in piscina dove ci sono questioni igieniche che devono venire prima delle ragioni religiose o culturali. Io ho studiato Antropologia, conosco il modo in cui nascono e si diffondono le culture, gli usi e costumi. Premesso questo, nessuno può negare che persino il cattolicesimo sino a non molti anni fa, costringeva la donna a mettere il fazzoletto in testa o perlomeno faceva in modo che la donna si sentisse in dovere di indossarlo. Le donne anziane che circolano in Sardegna ne sono un esempio molto calzante. Secondo me si tratta di un fatto culturale legato ad una considerazione non proprio positiva della donna e questo se mi permettete è comune a tutti i paesi del sud del mondo, compresa l'Italia. La religione c'entra e non c'entra. E' più che altro una manipolazione umana di testi sacri che in realtà non dicono niente rispetto a questa questione. L'Islam ha un modo di ragionare uguale al nostro di un secolo fa, la differenza è che si tratta di una cultura e di una religione molto più radicata e forte della nostra ed è per questo che il progresso e il cambiamento di costumi è improponibile in una realtà come questa.

In tutto questo calderone continuo a non capire i dibattiti inconciliabili tra italiani che si dicono inorriditi e gli islamici (una parte di loro scelta appositamente tra i più integralisti) che mettono in bocca al Corano cose inesistenti, simili al nostro divieto per gli anticoncezionali che nella Bibbia non esiste. L'integrazione in Italia è impossibile. Questa è la conclusione. L'italiano si dimentica dei delitti di onore nel nostro Mezzogiorno, che sono all'ordine del giorno persino nel 2009. Cerchiamo di aprire la mente e smettiamola con gli atteggiamente di superiorità rispetto a chi è a volte uguale a noi.

1 X Factor. Pagelle Quarta Puntata


Puntata all’insegna della noia e dello sbadiglio più profondo. Nessuno scandalo, nessuna escandescenza femminea (nonostante la perseveranza da parte della Mori nell’attaccare la televisione e nel sottolineare la mancanza di rispetto della produzione, come se fosse un delitto il passare dell’età). Le canzoni e le interpretazioni sono state nella norma, senza coraggio e perciò senza infamia e senza lode. Scontatissima la presenza dei Pooh e il loro ultimo saluto a D’Orazio che sono 6 mesi che dice che se ne va e poi è sempre lì con le sue bacchette in mano e l’espressione da bassethound. I Tokio Hotel non rappresentano certo una colonna della musica e devo ammettere che al loro apparire ho fatto una scappata in bagno, sicura di non perdermi niente.
L’eliminazione della serata segue il trend della monotonia della puntata e difatti esce Ornella che non ha certo contribuito a rialzare le sorti di questo programma. Esce contro Sofia. La spiegazione secondo me sta tutta nell’impatto visivo non tanto nella tecnica, visto che pur non piacendomi riconosco che l’italo peruviana aveva sicuramente una buona intonazione rispetto alle strilla senza melodia della Paola Turci anni 2000. Ornella è sicuramente carina, ma così come tante altre ragazze, mentre Sofia racchiude in sé tutto quel mondo di donne ragazze dal capello non curato, ribelle, dalla sciarpa intorno al collo e il jeans sdrucito che si è diffuso a macchia d’olio nelle strade e nelle università. Inoltre penso abbia giocato a suo favore il carattere cosa che mancava del tutto alla povera Ornella.

Categoria Gruppi Vocali

Luana Biz I Don’t feel like a dancing: il gruppo che non mi convince e che secondo me non convince neanche il pubblico a casa si cimenta in un pezzo divertente e leggero. Partenza a gomme sgonfie, stonano tutti pesantemente sicuramente penalizzati dal falsetto che si capisce bene non è nelle loro corde. Penso che il tentativo di Tomassini di trasformarli in una sorte di boy band in età non sortisca gli effetti voluti. Secondo me non hanno uno stile ben preciso e faticano a trovare una nicchia in cui localizzarsi e iniziare a ingranare. Sono un bel piatto di spaghetti ma senza sale. Non hanno il carisma dei Bastard e degli Aram. Presi singolarmente perdono forza e identità, mentre nelle parti corali spesso si perdono forse distratti dall’assurda necessità di muoversi per accontentare le direttive del coreografo stylist. Voto: 5

Yavanna Aria: le sorelle orfane di orecchie a punta decidono di lasciare totalmente il mondo delle favole per cercare una nuova identità. L’obiettivo è lontanissimo, per ora sono solo un ibrido senza identità. Per l’occasione vengono poste all’interno di conchiglie semoventi per essere poi ventilate con una brezza fasulla mentre tentano di cantare il pezzo della Gianna nazionale. Molto trash. Vocalmente ci siamo solo a tratti, parte iniziale abbastanza precisa se tralasciamo evidenti difficoltà a sopportare le note troppo basse. Un po’ in affanno per poi risollevarsi sufficientemente nella parte corale. Tutto sommato bravine ma ancora lontanissime da una buona intonazione. Dipenderà dal loro strafare o da evidenti limiti tecnici? Non c’è dato saperlo. Voto 6

Categoria Over 24

Damiano Redemption Song: pezzo di Marley per l’uomo barbuto che scopriamo in settimana avere solo 31 anni portati decisamente male a mio modesto avviso. Solito aspetto sdrucito e una discreta imitazione del grande Bob. Direi finalmente qualcosa di diverso dalla tanto amata e strabusata tradizione italiana che secondo la Mori è quella che meglio gli si addice. Questo ci fa capire quanto ne capisce di musica la Mori. Beh devo dire che comunque è la migliore performance di Damiano all’interno del programma. Voto 6

Francesca The Boy Does Nothing: qualche problema iniziale da parte della regia che fa partire un’altra base e poi si inizia. Devo dire che in questo caso la Mori, che ha capito che a casa Francesca non piace, gioca la carta del tormentone musicale recente e fresco. In questo modo sa che si potrà perlomeno aggiudicare i voti dei più giovani nonostante Francesca proprio non ce la faccia a risultare simpatica e naturale. Morgan rivela che se fosse spettato a lui nella precedente puntata sarebbe uscita proprio lei. Io non gli do torto, questa testa cotonata ha una voce fastidiosa e nasale oltre che tutta di gola. Fasulla e troppo interessata a fare una buona coreografia. Voto 5

Sofia L’Anno che Verrà: ecco una scelta musicale abbastanza opinabile. Ennesimo pezzo maschile per la sofferta cantantessa dall’aspetto fintamente ruvido e vissuto. Nella clip c’è spazio anche per il sentimentalismo nel ricordo della nonna scomparsa. Tutto accettabile se ci trovassimo ad Amici, mentre ad X Factor suona un po’ di forzatura che infatti non sarà presa bene dal pubblico a casa che la manderà dritta dritta in ballottaggio. La premessa all’esibizione è che questa volta Sofia mostrerà la sua parte intimista proprio perché la canzone in questione piaceva tanto alla nonna. Ora, partiamo col dire che l’anno che verrà è una canzone da karoke di Fiorello, non ha difficoltà tecniche e può essere cantata da chiunque. L’arrangiamento è da brivido di ribrezzo, la voce di Sofia cerca di stargli dietro ma è sempre in affanno, meglio nell’inciso in cui si scatena la solita furia incontenibile della ragazza finto rock. La parte intimista è sfuggita alla Maionchi e pure a me. Voto 5,5

Categoria Under 24

Marco Psycho Killer: premessa importante. L’atteggiamento strafottente e insofferente di sto ragazzo inizia a risultare molesto anche al suo mentore che si lamenta, giustamente, del fatto che Marco non conosca nessuna delle canzoni assegnategli. La giustificazione in effetti è realmente ridicola, non ero ancora nato. Ma che vuol dire? Come puoi voler fare il cantante se non conosci il mondo della musica che spesso è volentieri ha dato le cose migliori molto prima del 1990? È una bestemmia in piena regola, in più vedere ogni volta una persona che alza gli occhi al cielo e sta spaparanzato sul divano come un pascià mentre gli altri cercano di spiegargli le cose un po’ da sui nervi o no? La cosa che mi fa maggiormente incazzare è che Marco forse è il più talentuoso all’interno del programma e non riesce a capire lo sforzo di Morgan nel farlo diventare un fuoriclasse. La sua interpretazione è come al solito molto buona e un po’ mi fa pensare a quelli che prima di un esame dicono che non sono pronti e non sanno niente e poi prendono 30 e lode. Mi stavano sul cazzo e lui non è da meno. Voto 6,5

Silver Svalutation: ennesima canzone da uomo adulto per uno che son due anni che ha imparato ad allacciarsi le scarpe. Lui però mi piace per la sua ingenuità. E’ un bravo ragazzo dentro e fuori, sa di non essere un asso nel canto ma ci prova comunque. La sua performance è più che buona, molto convincente soprattutto a livello di espressività e interpretazione. La migliore esibizione della serata. C’era tutto: intenzione, intonazione, faccia da culo e carattere oltre che presenza scenica. Bravissimo. Voto 7

Ornella One: mentre l’ascoltavo pensavo a quanto mi ricorda Shakira nel modo di cantare, soprattutto nelle cose più vecchiotte della cantante colombiana. Ecco, penso che oltre ad essere carente a livello di cattiveria e determinazione artistica, sia anche una fotocopia di altre cose già viste e già sentite mille volte. Il pezzo assegnatole è troppo importante, troppo difficile e infatti riesce a portarlo a termine con enorme difficoltà. Non è sicuramente al suo meglio e si vede. Voto 5

Chiara Perdere l’Amore: la ragazza non era contenta dell’assegnazione e la cosa è buona perché significa che vuole osare e allontanarsi dalla vecchia e muffosa scuola del bel canto all’italiana. Non riesce a darsi una spiegazione del perché non piaccia a Morgan, dal suo sguardo triste spesso si capisce quanto ne soffra ma sorride ugualmente. A me lei piace, ha delle qualità vocali di altissimo livello. Devo dire che l’arrangiamento non è sicuramente dei migliori e il modo in cui le hanno detto di cantare è pessimo. Penso che per canzoni di questo tipo la cosa migliore sia lasciare le cose come sono. Voto 5,5

Mario La Crisi: il pupillo di Morgan si cimenta in un pezzo dei Bluvertigo giusto giusto per non farci pensare che in realtà viaggia in una corsia preferenziale rispetto a tutti gli altri. Come la canta? Bene se si considera che la rende simile se non uguale alla versione originale. Morgan ha gli occhi lucidi e orgogliosi. Io penso che Mario abbia qualità notevoli ma è indietro tecnicamente, molto acerbo. Voto 6
 

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