martedì 31 marzo 2009

0 Qualcuno sa dirmi chi sono i MetroStation??





Milano, Piazza Del Duomo, Primo pomeriggio di un caldo giorno quasi primaverile con un indigesto Big Mac nello stomaco e giusto un 4, 5 chilometri sotto le scarpe..Guardarsi intorno e vedere un gruppo abbastanza corposo di ragazzette con il trucco pesante, due chili di ferraglia in faccia e degli striscioni sotto i piedi..Abbassare lo sguardo e leggere inneggiamenti e slogan in rima baciata per i Metro Station. Domandarsi chi sono i metro station? iniziare a sudare all'idea di non sapere chi sono i metro station, sentire il battito cardiaco che accelera nel rendersi conto con atroce amarezza di essere vecchia alla veneranda età di 32 anni. Tornare a respirare nel vedere altre 20 o 30 persone che ignorano l'identità di questo ignoto gruppo.



Aspettare circa mezzora per togliersi la curiosità nonostante un inquietante fumo inizi a salire dalla suola delle tue povere Freddy.



Sentire all'improvviso che le tue orecchie ricevono una botta violenta in seguito all'urlo a 2000 decibel di una cinquantina di ragazzotte all'apparire sul terrazzino di Trl dei cessi tatuati.



Ma le ragazzine di adesso hanno gusti tanto scadenti? e soprattutto una volta nella vita che sono a Milano, ma proprio questi brutti bacarozzi mi devo beccare?



lunedì 30 marzo 2009

0 Recensione Never Back Down Mai Arrendersi...una ciofeca pazzesca



Ieri pomeriggio, vinta dalla noia domenicale e appena resuscitata da un pisolino, decido di piazzare questo film nella mia potente Ps3 per godere appieno delle potenzialità uniche offerte da un cavetto hd e un ottimo schermo lcd.

Il film in questione è datato 2008 ma in realtà, a leggere i commenti di un noto sito di cinema presente sul web, si tratterebbe nientemeno che di un remake di un piccolo gioiello trash degli anni 80..mi riferisco al primo episodio di Karate Kid (il secondo era carino, il terzo era inutile).

Karate Kid è uno di quei film che hanno ispirato una generazione, una pellicola in cui tutti potevano identificarsi in Daniel (interpretato da Ralph Macchio) faccia da ragazzino un po' sfigato che decide di imparare il karate (arte marziale molto in voga negli anni 80) per conquistare la ragazza più carina della scuola e per difendersi dal bullo di turno (tra l'altro primo fidanzato della tipa succitata). Era un film pieno di magia, romanticismo all'acqua di rose, valori positivi e un pizzico di umorismo che non guasta mai.

Veniamo al film in questione. La trama è quanto mai simile a quella di Karate Kid almeno a livello molto superficiale...solito ragazzo che deve trasferirsi dalla sua città d'origine per ragioni familiari (in questo caso ridicole: il fratello piccolo ha vinto una borsa di studio per allenarsi a tennis a Orlando in una delle principali scuole americane del suddetto sport). Naturalmente arrivando in una nuova scuola, lui che viene dal paese, viene subito preso di mira dai nuovi compagni tutti ricchi, belli, e alcuni persino gay. Lui, Jake Tyler, è l'antitesi di quel che era Ralph Macchio. Già dall'inizio del film è una massa di muscoli (visto che pratica rugby), con la faccia da figaccione, antipatico e con la rissa nel Dna. Daniel invece era un grissino cagasotto, bruttino quanto basta e simpatico.

Nella nuova scuola tutti i ragazzi sono preda della mania Youtube (i tempi son proprio cambiati da quel lontano 84) e mandano continuamente in rete filmati che riprendono i pestaggi all'interno della scuola, delle megacase di lusso e in tutti quei posti in cui è presente un pubblico numeroso di adolescenti urlanti e gozzoviglianti. Pestaggi basati su una fantomatica arte marziale mista in cui sembra primeggiare un altro campione di simpatia e cioè Ryan McCarthy, il bullo biondo della scuola. Nel suo mirino entra subito Jake che però non vuole sfidarsi. Ryan, avendo saputo grazie al web che Jake nasconde uno scheletro nell'armadio...la morte del padre a causa dell'alcol..decide di provocarlo insultando il papà del campagnolo che non ci mette neanche mezzo secondo a saltargli addosso finendo però per avere la peggio di fronte a mezza scuola.

A quel punto vuoi che non si procuri un maestro che lo aiuti nel difficile compito di vendicarsi attraverso allenamenti durissimi? stavolta niente metti la cera e togli la cera, ma pugni, calci, sollevamento pesi, anelli e tutto l'armamentario. Non abbiamo naturalmente un maestro Mijagi, ma un tizio nero tutto muscoli e pizzetto grigio (con una storia triste quanto banale alle spalle).

Potrei continuare ma credo che ne farò a meno per non levarvi il gusto di vedere un filmetto come questo. Io mi stavo arrendendo dopo 20 minuti poi ho deciso di andare avanti se non altro per poter scrivere questa recensione.

Se siete dei puristi di Karate Kid state lontani da questo inutile film di cui spero non osino fare il seguito.

Se amate il sangue, i combattimenti da strada, le inverosimili deformazioni della testa (simile a un pallone di Holly e Benji) causate da un violento calcio ad altezza bocca, avete trovato il vostro film.

Il mio voto è un 5.

venerdì 27 marzo 2009

4 Cibi Anni 80. Ricordi



Com'erano belli gli Anni 80...sono stati un simbolo, qualcosa di incancellabile da vari punti di vista. Come mai nessuno si ricorda degli anni 90? come mai non c'è la nostalgia degli anni 70? al contrario tutti coloro che hanno avuto la fortuna di essere bambini o adolescenti 20 anni fa irrimediabilmente si fanno venire il groppo in gola all'ascolto di poche note, al rivedere un telefilm, un cartone animato o a ritrovare nell'armadio una giacca con spalline incorporate. Chi di voi non ha fatto a gara con qualche amico nel ricordare il maggior numero di sigle di cartoni animati o il capo d'abbigliamento più assurdo?

Tra i tanti ricordi o simboli di quell'epoca sicuramente un posto d'onore meritano le cibarie.

La Mulino Bianco era la regina delle merende del bambino medio italiano...per quanto mi riguarda impazzivo letteralmente per i Tegolini, i Soldini (quadrati di cioccolato con in cima una moneta) e gli Yo Yo. Una motivazione in più per mangiarne in quantità erano le sorprese contenute in scatoline simili a quelle dei fiammiferi ma con l'immagine del mulino. Dentro ci potevano essere gommine della forma dei vari prodotti mulino bianco, giochini di carte o altri regalini fantastici.

Devo dire che detestavo cordialmente i saccottini che io associo da sempre a strumenti di tortura...chissà che dicono le statistiche sui bambini soffocati da questi strozzagole. Pessimi eppure ancora esistono anche se li vogliono sbolognare con offerte promozionali come 6x2.

Le merendine Mister Day secondo me erano più buone ma almeno qui non erano facilmente reperibili.

Un altro dolcetto fantastico ma di cui purtroppo non ricordo più il nome era una specie di pallina con base schiacciata ricoperta da un sottile velo di cioccolato e con l'interno bianco e dolcissimo. Mi sembra che andasse conservato in frigorifero ma boh potrei dire una castroneria pazzesca.

Poi ricordo l'Orzobimbo pubblicizzato sempre e comunque durante bim bum bam che nelle scenette promozionali con Paolo e Uan aveva sempre il pupazzo verde della Gramigna che cercava di infestare l'orzo che serviva per fabbricare questo prodotto da me mai provato. Preferivo nettamente il Nesquik e le sue magiche sorprese...mi ricordo che cercavo disperatamente la slot machine a forma della mascotte della Nesquik, cioè quel tizio giallo a forma di scatola di nesquik col capellino rosso. Finalmente lo trovai e mi fece venire una bolla piena di pus sul pollice a furia di andare su e giu con la levetta che serviva per far andare il meccanismo della slot.

Buonissimi i gelati, i miei preferiti erano il calippo all'arancia (che non esiste più da secoli), il lemonissimo da comprare a 200 lire nel mega chiosco dotato di juke box e cabinati su cui i ragazzini facevano la coda per farsi una partita al mitico ghost & goblins, il Cucciolone che mi si appiccicava alle dita mentre leggevo quelle stupide freddure con gli animali della giungla. Non era male neanche il croccante al cioccolato e il cono della Sanson. Un gelato particolare era la Bomboniera, una confezione che conteneva delle palline ricoperte di cioccolato e ripiene di vaniglia..praticamente come il cremino...era considerato un gelato da vecchi.

Un flash! mi sono ricordata dei biscotti della saiwa (mi pare), caramellati e con i personaggi dei Peanuts. Buonissimi, favolosi!!!

In quegli anni poi nacquero i prodotti alimentari da paninaro doc, tipo gli hamburger Stuzzicomania. Erano di tutti i gusti ma quello che ricordo maggiormente anche perchè era il più gustoso anche se letale a livello di vita sociale era quello alla cipolla. Troppo buono dentro i primi esponenti del panino da hamburger della mulino bianco. Per condirlo c'era il ketchup Mato Mato. Poi c'erano le patatine a forma di lettere dell'alfabeto e quelle con il ketchup dentro. Avevano creato anche la coca cola all'italiana la One One..veramente pessima.

Mi ricordo poi gli yoghurt della Galbani, quelli enormi, interminabili. Mia nonna mi costringeva a mangiare quelli ai gusti più assurdi, quello che ricordo meglio era quello al caffè con questo colore marroncino chiaro e i puntini dei grani del caffè.

Sempre mia nonna mi preparava una di quelle cose che facevano la gioia dei dentisti e che mi hanno provocato le otturazioni che mi porto in bocca: il panino con burro e zucchero. Un po' di anni fa mi è venuta l'idea geniale di riprovarlo vista l'assenza di materiale maggiormente edibile in casa...è stata un'esperienza da non ripetere..

C'erano anche i Biancorì e i Ciocorì con i due orsetti, un maschio di color marron e la femminuccia bianca. Ora non c'è più nessuno dei due. Mi sto rendendo conto che ormai hanno reso anonimo tutto, almeno prima c'era il personaggio che identificava praticamente qualsiasi prodotto. Per esempio la mister day aveva il gatto isidoro, la mulino bianco il piccolo fornaio innamorato, la galak il delfino bianco.

Ora direbbero che tutto questo provoca malattie incurabili ma intanto nelle classi c'era al massimo un bambino obeso mentre ora le scuole sono piene di ciccioni e ciccione (ecco l'obesità femminile è una novità dei nostri tempi..che io mi ricordi ho avuto forse solo una compagna delle superiori fuori taglia). Chissà forse si mangiava di meno! ora il menu del ragazzino sotto i 14 anni prevede chili di pasta, frutta, verdura e roba biologica eppure non mi sembra che abbiano questo aspetto così salutare.

Noi degli anni 80 siamo tutti vivi e vegeti, non siamo morti per troppe calorie o coloranti. Evviva i cibi che non esistono più...compresa la focaccia unta del panificio sotto casa.

martedì 24 marzo 2009

0 I gelati anni 80




Non so se sia una mia impressione o no ma secondo le mie papille gustative i gelati degli anni 80 erano molto più buoni e gustosi di quelli moderni che per uno strano caso hanno ancora lo stesso nome. Per esempio il Cornetto: diamine prima di tutto non riesco a capire perchè gli abbiano cambiato l'involucro. Era bellissimo quello dorato, era una vera istituzione, ma nel corso degli anni qualche intelligentone ha fatto delle inutili variazioni che lo hanno reso anomimo. Poi altra cosa assurda è la moltiplicazione dei gusti del cornetto, a volte mi domando se a un certo punto elimineranno pure quello classico...che alla fine è l'unico commestibile. Perchè a un certo punto hanno eliminato alcuni gelati? tipo...la Copa Rica?? il cono Zeus?? il Twister al cioccolato?


Chi non ricorda poi la faccia con il Naso di gomma da masticare? il piedone? i ghiaccioli con due chili e mezzo di coloranti che ti lasciavano la lingua di colori fluorescenti per molto ma molto tempo.


Il gelato era una festa ora è un po' un abitudine e guardando per le strade mi sto rendendo sempre più conto che la gente si sta lanciando verso il gelato sfuso, lasciando perdere quelli confezionati. Inutile dire che il gusto ormai sa di finto. Ricordo per esempio i gelati Sammontana. Erano squisiti! avevano un sapore diversissimo dalle altre marche, erano proprio genuini con un sapore di latte appena munto dalla vacca. Ora sono pessimi.




sabato 7 marzo 2009

0 Luoghi invisibili


A volte i piedi sono macchine del tempo che se lasci libere di fare ti portano in luoghi che non ti saresti più aspettato di vedere.
Ci sono posti nella propria città, nel proprio paese che abbandoni un giorno ics della tua vita e che per lunghi anni scompaiono...cioè sai che sono lì ma in realtà per te sono invisibili.
Luoghi di ginocchia sbucciate, di girotondi, di 1,2,3 stella, di 4 cantoni e di amicizie leggere come foglie spostate da un colpo di vento...volti che non ricordi ma che per lunghi anni hanno fatto parte di tutti i tuoi sabato pomeriggio a rompere le palle a tuo padre per caricare la bicicletta blu in macchina, l'hoola hop e la corda per saltare. In quei posti hai imparato ad andare in bicicletta senza le stupide rotelle, dove per la prima volta che hai preso l'abbrivio su un gigante di due ruote hai sentito il vento in faccia e quella strana ma fighissima paura di cadere e proprio per questo preferivi continuare a dare colpi di pedale piuttosto che frenare di scatto e rischiare di spaccarti la testa.
Magari è una stronzata ma a volte mi capita di chiedermi quando è successo che quel sabato è diventato l'ultimo sabato passato al parco..mi chiedo come mai..forse era un giorno di pioggia, forse stavo poco bene, chissà...come ricordare? poi a quel sabato ne sono seguiti altri 1000, sono passati forse 20 anni e non ci ho pensato più.
Poi un paio di settimane fa mi trovo davanti all'ingresso del parco. Entro e capisco che le cose sono molto cambiate...c'è un gran cartello con 1800 divieti: non calpestare le aiuole, non andare in bici se hai più di 11 anni, non correre, non respirare troppo forte. Vado avanti e mi guardo intorno..c'è poca gente, più che altro ragazze che prendono il sole, tizi che leggono il giornale..niente ragazzini, niente due ruote, niente pattini. Sarà perchè si tratta di un lunedì mattina ma fa comunque un brutto effetto.
Ho sentito troppe assenze, ho sentito la presenza intorno a me di troppi fantasmi, una certa malinconia all'idea che un sacco di cose non torneranno più, cose che hai vissuto senza sapere che ti sarebbero mancate perchè le vivevi come un'abitudine che sarebbe rimasta tale da lì all'eternità..un po' sbuffando, un po' con il sorriso di chi si sente tranquillo in quel bozzolo a volte un po' asfissiante rappresentato dai tuoi genitori, sai che hai tutto lì e non ti chiedi certo che succederà domani perchè a 12 anni è giusto così. A dire il vero non ti vedi neanche a 30 anni e se ti ci vedi fai un'espressione di puro schifo perchè ti immagini vecchio. So che se avessi saputo che a 32 anni sarei stata così sarei stata non felice...DI PIù: mentalmente libera, un po' infantile, senza figli e con la fissa dei videogiochi e dei fumetti.
Praticamente non sono cambiata di una virgola.

 

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