venerdì 27 febbraio 2009

1 Tirando le somme dopo Sanremo 2009


A quasi una settimana dalla fine dell'edizione numero 59 del Festival tiro un paio di conclusioni personali:
1) La canzone che ha vinto veramente, quella che si sente fischiettare dal pensionato, dal neonato strillante nel passeggino e dall'adolescente con la vita dei jeans a mezza gamba è senza ombra di dubbio Sincerità di Arisa.
2) Marco Carta ha vinto perchè è un prodotto televisivo, perchè aveva il grosso traino di Amici e perchè la gente aveva voglia di risentire in radio una vecchia canzone di Eros Ramazzotti, visto che La Forza Mia è un plagio dei più plateali della storia di Sanremo. Il gancio in mezzo al cielo poi si poteva evitare proprio...
3) Povia è quello che ci sta speculando più di tutti. E' l'unico che continua a parlare dell'annosa storia dei gay che son diventati etero e degli etero che son diventati gay a furia di avere il fiato della mamma sul collo. L'unico che continua in ogni trasmissione a tirare fuori dal taschino la storia del cinquantenne che gli racconta la storia della sua vita è solo lui. Le associazioni hanno smesso da tempo di manifestare visto che tutto quello che hanno ottenuto è stato capire che all'italiano medio di questi tempi gli frega solo di avere un ritornello da cantare sotto la doccia e pazienza se i contenuti sono delle cazzate stratosferiche...l'importante è che la rima non manchi e se tutto è condito da un po' di rap in salsa rosa ancora meglio. Per la mancata vittoria del Povia dobbiamo rendere grazie ai milioni di sbarbatelle a cui piace il ragazzino non tanto virile ma con la faccia da periferico. Dalla Balivo il Povia si è pure inventato una lettera (scritta sicuramente di suo pugno) in cui la figliola del fantomatico gay pentito lo ringraziava e gli confidava di aver pianto sentendo le parolo della sua canzone. Ora non dando per scontato che sia una cazzata, proviamo a immaginarci una ragazzina di 12 anni che piange per le parole di Luca era Gay...Io mi arrendo perchè a tutto si può credere tranne che a uno che ha scritto che i piccioni fanno oh.
4) Iva Zanicchi continua ad accusare il povero Benigni di essere stato l'artefice della sua eliminazione e di averla messa in ridicolo. Io dico che gli dovrebbe fare un monumento visto che sono anni che la signora parla di gnocca e di ormoni impazziti e non becca uomo...almeno ora avrà una coda chilometrica di signori di mezza età con in tasca la pillolina Blu dell'amore, magari anche il suo Padrone busserà cortesemente alla sua porta offrendole un ministero al posto di una notte senza amore.
5) Qualcuno può spiegarmi perchè non ha vinto Dolcenera?

domenica 22 febbraio 2009

1 Il Vincitore di Sanremo 2009



Povia Buttati A mARE e Forza Cagliari!!!

sabato 21 febbraio 2009

1 Sanremo. Quarta Serata, Pagellone


Inizia la Terza Serata del Festival di San Bonolis. Oggi il menu offre come piatto di contorno la gara dei giovani dove immagino non vincerà l’unica che lo merita veramente e di cui per scaramanzia non citerò il nome se non voglio che finisca come i ripescaggi di ieri sera. Il piatto principale invece è costituito dalle esibizioni dei Big che vengono eccezionalmente accompagnati nelle loro performance da nomi più o meno importanti della musica leggera. Si presentano in 12 ma ne usciranno vivi solo 10.
Davvero scandalosa la cravatta traslucida di Paolo Bonolis ma formidabile la sua battuta sul sarto che ha cucito gli abiti addosso ad una ballerina coperta solo di tinta colorata.

1) Pupo, Belli e Youssou Ndour e Giannone Morandi “L’Opportunità”: per un attimo sembra di riascoltare Si Può Dare Di Più ma la profondità e la quantità di rughe di Morandi ci riportano bruscamente nel 2009. Penso che il testo sia deboluccio nonostante le intenzioni ammirevoli. Del resto dall’autore di Santa Maria Novella e Su Di Noi non ci potevamo aspettare Imagine. Gianni Morandi non aggiunge niente a questo inno da chiesa rionale. Il mio voto precipita a 5.
2) Patty Pravo, Weckel, East e Rundgren “E io verrò un giorno lì”: la Bambola vitrea presenta segni preoccupanti di cedimento all’emisfero destro del cervello già prima di cantare visto che bacchetta Bonolis per aver presentato il suo direttore d’orchestra solo col cognome. Vi chiederete perché e rimarrete col dubbio visto che questa donna è un punto interrogativo su un foglio bianco. Oggi rinuncia all’esibizione delle sue prugne avvizzite ma tiene fede alle stecche. Il mio voto è 5 dal vivo e 7 in versione radio.
3) Fausto Leali e Fabrizio Moro “Una piccola parte di te”: problemi interminabili per colpa di un fischio assordante proveniente dalla cassa audio del chitarrista che scorta il Funereo Moro. Alla fine Paolo lo leva dalle balle e parte la canzone. Fausto Leali è vestito da casa, maglia nera sformata, jeans ascellare…manca solo la ciabatta marrone. Fabrizio Moro è allegro come un becchino e intonato come sora Gina. Il mio voto è 5.
4) Sal Da Vinci e Gigi D’Alessio “Non riesco a farti innamorare”: testa da Playmobil, che non è scemo come potrebbe sembrare ad una rapida occhiata, si porta dietro il pezzo da 90, quello che cattura tutti i voti da Napoli in giù. La voce di Sal Da Vinci ha quel caratteristico piagnucolio da napoletano verace…persino Gigi, al suo confronto, sembra venire dalla Brianza più profonda. Il mio voto è 4.
5) Dolcenera e Syria “Il mio Amore Unico”: se devo dire la mia Haidi non ci ha guadagnato a farsi accompagnare da Syria che notoriamente ha la voce di Topo Gigio e il sex appeal di un tonno. Per l’occasione sfoggia anche un paio di anfibi risalenti, vista l’usura, al lontano 92. Le due continuano a guardarsi maliziosamente durante tutta la performance…Ormai Povia è in preoccupante minoranza. A parte tutto la canzone a me piace un casino. Il mio voto è 7,5.
6) Francesco Renga e Daniela Dessì “Uomo senza età”: più lo guardo più penso che Francesco abbia fatto bene a sfoltirsi la chioma..sta benissimo ma sarà come Sansone che perse tutta la sua forza per un paio di colpi di forbice? In realtà no visto che a un secondo ascolto la canzone mi ha veramente emozionato. Il mio voto è 7.
7) Alexia, Mario Lavezzi e Teo Teocoli “Biancaneve”: Lavezzi, viste le temperature rigide di uno studio televisivo, si presenta con un panciotto di velluto nero. Alexia sarebbe ora rinunciasse al suo nome da Vocalist almeno per ragioni anagrafiche visto che ha superato i 40. I suoi capelli sono in giudicabili. Teocoli fa un po’ la macchietta di Celentano…Non mi sono piaciuti per niente. Il mio voto è 6 ma solo per il ritornello.
8) Albano e Michele Placido “L’amore è sempre Amore”: Albano dovrebbe prima di tutto capire che la camicia fuori dai pantaloni va bene sino ai 30 anni poi uno diventa sempre più simile ad un pappone. Anche i capelli fluenti hanno fatto il loro tempo così come il suo modo di cantare. Ma chi è stato tanto scriteriato da rimetterlo in gara? Guardate la supponenza del contadino arricchito…Non lo salva neanche l’apporto del conterraneo Placido che si limita a decantare questi versi di rara banalità. Il mio voto è 3.
9) Marco Masini e Francesco Benigno “L’Italia”: con il suo accento marcatamente siciliano l’attore di Mary Per Sempre declama qualche strofa della canzone, anche con una certa veemenza. Penso che il testo di questa canzone non sia per niente coraggioso, anzi. Tutto si limita a sfruttare un po’ di temi di scottante attualità per poi cadere un po’nella retorica dei nostri tempi. Roberto Benigni in poche battute ha detto tutto quello che c’era da dire su questa Italia.quello ma con originalità e vero coraggio. Masini non è un cantautore che si può mettere a far politica o falsa demagogia con un paio di parolacce, meglio se si limita alle sofferenze dell’amore. Il mio voto è 4.
10) Povia “Luca Era Gay”: guardate la faccia di questo individuo e vedrete la supponenza di aver vinto il braccio di ferro con la parte che si è sentita giustamente lesa da questo ridicolo testo. L’Italiano medio gli ha dato la sua approvazione, gli grida BRAVO prima che canti. Cosa c’è da dire? Vorrei un po’ di metri di carta igienica per pulirmi il culo. Il mio voto è 0. Ci offre anche il bacio tra due falsi sposini sul palco. Cosa dobbiamo dire? Ringraziamo Povia per averci spiegato che il vero amore si trova nell’eterosessualità e nel matrimonio. Sarà per questo che ci sono più separazioni che nozze. Comunque mani allo champagne per la sua vittoria di domani sera. Garantito al millesimo.
11) Marco Carta e i Tazenda “La Forza Mia”: un po’ di Sardegna sul palco dell’Ariston, launeddas e alcune strofe in sardo. La cosa peggiore tra le tante è lo stesso Carta che tenta di cantare in logudorese. Voto 4
12) Gemelli Diversi “Vivi per Un Miracolo”: gli antiabortisti col piercing e il tatuaggio non riesco proprio a sentirli. A parte che è identica come ritmica, come melodia, come fraseggio ad altre 20 che hanno inciso nei loro memorabili cd. Il mio voto è 2

Finalmente giungono al termine le esibizioni dei Big…di molto inferiori a quelle della magica serata precedente.
Eliminati di questa sera: Dolcenera e Gemelli Diversi

Inizia la gara dei giovani
1) Barbara Gilbo “Che ne sai di me”: urla sgradevoli e contenuti assenti. Voto 4
2) Malika Ayane “Come foglie”: un miscuglio sgradevole tra la Vanoni e Giusy Ferreri. Voto 4
3) Chiara Canzian “Prova a dire il mio nome”: è inutile non riesce a tenere a bada i suoi strilli spacca timpani per più di pochi secondi. Non la reggo. Voto 4
4) Simona Molinari “Egocentrica”: la canzone non è male, meglio delle precedenti. Voto 6,5
5) Arisa “Sincerità”: geniale, spiazzante, pezzo da canticchiare immediatamente. Voto 9
6) Karima “Come in ogni ora”: voce incredibile, eleganza da vendere, un pezzo che ti trascina inesorabilmente in una spirale di sensazioni raffinate. Voto 8
7) Irene “Spiove il sole”: al terzo ascolto riconosco le tipiche sonorità di Zucchero e la cosa sarebbe un bene se sul palco ci fosse lui e non l’inutile figlia. Una scimmia urlatrice ha più bon ton di lei. Voto 6
8) Iskra “Quasi amore”: gran voce ma il pezzo lo trovo un pochino scontato. Voto 6
9) Silvia Aprile “Un desiderio Arriverà”: se la canzone avesse partecipato 15 anni fa avrebbe vinto sicuramente e per il gusto musicale di quei tempi anche meritatamente, ma i tempi sono maturi per qualcosa di più giovane e meno sanremese. Voto 6,5
10) Simone Perbellini “Cuore senza cuore”: il figlio segreto della voce dei Cugini di Campagna canta meglio della prima volta ma la canzone soffre dell’assenza di Cocciante. Cantata da lui sarebbe un successo assicurato, qui stenta a decollare. Voto 6,5

Vince la 59esima edizione del Festival nella Categoria Nuove Proposte:
ARISA CON SINCERITà

giovedì 19 febbraio 2009

0 Sanremo. Terza Serata, Pagellone



Eccoci alla terza Serata del Redivivo Festival della Canzone Italiana. Ammetto di aver bucato la serata di ieri per seguire la chilometrica puntata di Amici e forse era meglio evitare visto il finale leggermente scandaloso...oddio non che fosse meglio assistere all'inesorabile avanzata di Luca Era Gay e dei Gemelli Sfigati. I 300 esperti di musica li devono aver prelevati dal Fans Club di Cristina D'Avena o dal variegato mondo degli Oratori Italiani dove si insegna che uomo+donna= amore, mentre uomo+uomo o donna+donna= sesso da caserma.

Non conosco il regolamento di questa edizione ma mi auguro che a un certo punto subentri il Popolo Degli Sms, può darsi che a quel punto si riesca a trovare un buon 40% di teste pensanti ma visti i precedenti di Miss Italia (ormai Miss Befana) e dello stesso Sanremo con la vittoria di Giò di Trota..beh non mi aspetto niente di buono.

Inizia...

Stavolta l'apertura della serata è affidata al Ricciolone Allevi. Eccolo lì a suonare un po'di musica Dodecafonica al pianoforte...certo molto coerente con il pubblico in sala..uomini dal fischio facile e donne che nascondono nelle borsette di finta pelle cotillon e trombette di disapprovazione come alla Corrida.

Allevi è vestito come al concerto del 1 Maggio: felpone con cappuccio, Jeans e Scarpa da Tennis.

Bonolis entra in scena e ricorda Oreste Lionello, scomparso il giorno prima. Durata del cordoglio 20 secondi netti. I miei complimenti.

Ok stasera la gente a casa ha la possibilità di salvare 2 cantanti dall'eliminazione suprema e definitiva..le mie preferenze masochiste vanno su Ivona Zanicchi e il suo sesso estremo e Nicky Nicolai.


Filippo Perbellini e Riccardo Cocciante eseguono "Cuore senza Cuore" : i due riccioloni cantano ognuno al proprio pianoforte e mi sento di dire che il casco pilifero di Cocciante è più curato, mentre l'altro si vede benissimo che è un becero plagio per creare questo effetto Gemelli Separati Alla Nascita. Passando alla canzone, sicuramente Cocciante ha risollevato le sorti di questo pezzo abbastanza scadente al primo ascolto. Molto coinvolgente. Voto: 7,5
Riccardo Cocciante seduto di nuovo al pianoforte esegue uno dei suoi pezzi forti Quando Finisce Un Amore. Devo dire che per molto tempo ho detestato la sua voce sincopata e teatrale, poi ho iniziato ad apprezzarlo un po' di più anche se non riesco ancora a mandare giù quel suo saltellare sul seggiolino del pianoforte nei momenti più sofferti delle sue canzoni.
Entra in scena la Valletta di stasera, Gabriella Pession attrice di fiction abbastanza nota e dal carattere molto interessante. Finalmente un po'di vita e di ironia su questo palco, sinora le donne hanno difettato in personalità e essenza vitale.
Silvia Aprile (ex X-Factor) e Pino Daniele eseguono "Un desiderio arriverà": Pino Daniele pur essendo autore del testo nonchè cantante propende per la seconda fila limitandosi a suonare la chitarra. Silvia ha una gran voce ma la canzone non è granchè, troppo sanremese, troppo scontata, troppo tutto. Il mio voto è 5,5
Anche Pino Daniele regala al pubblico uno dei suoi successi, forse per farci sentire la differenza di qualità tra le canzoni che scrive per sè stesso e quelle per le giovani promesse. Comunque Quando rimane un piccolo gioiello da brivido sulla pelle, solo voce e piano...questa si che è Musica. Il brivido continua con Napul'è, altro pezzo di storia musicale. In questi momenti mi chiedo come sarà possibile poi ascoltare tutto quello che verrà dopo...sembreranno note messe a casaccio da dilettanti allo sbaraglio e non parlo solo delle Nuove Proposte ma anche delle vecchie Mummie.
Luca Laurenti come ai tempi di Buona Domenica ma senza Costanzo al Sassofono canta discretamente My Way. Meglio come cantante che come pirlotto. Fortunatamente oggi Bonolis ci risparmia le gag Lavazza Oro.
Karima (ex Amici), Mario Biondi e Bacharach eseguono "Come in ogni ora": Karima dimagrita e assai elegante canta con la sua voce molto r&b un pezzo da jazz club, per poi duettare con Mario Biondi dalla voce assolutamente inconfondibile. Trovo che sia un pezzo estremamente elegante ma forse troppo per questo pubblico di bocca buona a cui è lasciato l'esito finale. Il mio voto è 7.
Irene (Fornaciari), Zucchero, Maurizio Vandelli e Dodi Battaglia (mi aspettavo altri 20 nomi) eseguono "Spiove il Sole": la figlia d'Arte ma senza Arte si fa sponsorizzare dal papà e da qualche nome sconosciuto per conquistare qualche punticino che avrebbe stentato ad arrivare con la piattezza e la bruttezza di questa canzone. E poi mi domando avevamo bisogno del DOWN DOWN DOWN ripetuto continuamente da quei 3 lì dietro? Il mio voto è un 3 di generosità.
Barba puzzolente, Toupet e Matusalemme ci fanno un omaggione ossia Pensiero, Ho in mente te, Dancing in The Street, Lady Marmalade, Baila. Questa roba da Sala Revival è una vera trashata che potevano risparmiarci. Prima scorrettezza: perchè la signorina Fornaciari si può esibire due volte mentre gli altri sono stati cacciati via a fine esibizione? e mica si limita a stare lì buona nel suo cantuccio in ombra ma canta da sola ben due pezzi.
Finita questa oscenità il popolo delle piccionaie rumoreggia in modo abbastanza raffinato perchè non sente bene l'audio: fischi, urla, gesticolare convulso. La telecamera si sposta inclemente verso l'alto mostrandoci già le prime cravatte allentate e bottoni dei pantaloni sganciati. L'eleganza è di casa.
Il modello di questa sera è Thiago, anche lui ricciuto. Forse sarà la moda di quest'anno.
Chiara Canzian e Roberto Vecchioni eseguono "Prova a dire il Mio Nome": la terza figlia dei Pooh calca il palco dell'Ariston dopo Daniele Battaglia e Francesco Fachinetti. Poteva farne a meno vista la voce armoniosa come unghie sulla lavagna. Mi genufletto all'ingresso di Vecchioni che con la sua voce rustica mi riporta in salvo le orecchie per poi lasciarmele di nuovo in balia del gracchiare assordante di questa campana. Il mio voto è 1.
Questo Sanremo è molto omosex nonostante i proclami cattolici del Povia: infatti ecco un bel bacio tra Paolo e Luca. Bella gag!
Iskra e Lucio Dalla "Quasi Amore": io non so chi sia ma mi colpiscono le sopracciglia alla Elio e il trucco da battona stagionata. Lucio Dalla poi con il parrucchino biondo platino completa egregiamente l'opera. Uno a furia di perdersi nella contemplazione di questi due strani esemplari perde totalmente l'ascolto della canzone ma trova il tempo per commentare con una sola parola: SCHIFO. Il mio voto è 3.
L'ospite di punta di questa sera è Kevin Spacey che fa il suo ingresso intonando Fly Me To The Moon. Ormai tutti si sentono in dovere di cantare...ma perchè? Trovo queste interviste parecchio noiose. Perchè Bonolis si ostina con l'ospite straniero e non invita uno dei milioni di bravi attori italiani che costerebbero di meno e farebbero battute che tutti noi potremmo apprezzare in tempo reale? Sai che ridere sentire la battuta riportata da un traduttore che si perde mezza frase per strada...
Pure Bonolis decide di prendere un microfono in mano e cantare in inglese maccheronico la strabusata Imagine. Spacey ha quell'espressione tipica di uno che si sta chiedendo Ma Perchè Ca@@o s'è messo a cantà?? voleva rovinarmi la trenetta al pesto?
Dio santissimo stasera stanno tentando di strapparmi via a colpi d'ascia il senso dell'udito. Piantatela di cantare per favore.
E' il momento di Sanremo Web qualsiasi cosa esso sia. Ora si spiega a chi diavolo appartenessero quelle strane facce sconosciute sedute ai lati delle scalinata centrale. Il vincitore tra tutti questi sfigati è una certa Ania con Buongiorno Gente che avrà la possibilità di esibirsi nella serata di Sabato allungando così la tortura della Finale di altri 3 minuti. Diciamo grazie ad Ania.
Simona Molinari e Ornella Vanoni eseguono "Egocentrica": la Vanoni ormai è mummificata, non riesce a sorridere e forse è meglio così se non vogliamo vedere in diretta com'è fatto un cranio privo di pelle. E' tutto un tripudio di sassofoni, imprecisioni vocali, canto io no canto io. A me non è piaciuta. Il mio voto è 5.
Arisa e Lelio Luttazzi eseguono "Sincerità": ma lei è vera? no perchè è veramente stranissima partendo dall'aspetto da bambola di cera sino ad arrivare alla voce insolita e piacevolissima. Questo donnino in smoking, montatura nera e testa a scodella mi ha colpito un casino. Io le do 9.
Siamo ai ripescaggi.
Incredibile ma vero..a casa sono più beceri che in sala visto che si salvano Albano e Sal Da Vinci. Sarà possibile?? L'Italia è seriamente malata

martedì 17 febbraio 2009

1 Sanremo. Prima Serata

Inizia la tanto chiacchierata kermesse Festivaliera che viene preceduta dalla minaccia del Gran Direttore di Rete Del Noce che se gli ascolti non saranno esaltanti questo sarà l'ultimo anno che la Rai trasmetterà una delle poche certezze che sono rimaste all'italiano medio. Per evitare che ciò avvenga la Macchina Da Soldi Bonolis organizza un Menu ricco (?) e sorprendente..tipo la presenza di Mina, la toccata di palle di Benigni e la totale assenza (o quasi)di vallette.
Si parte.
Bonolis in smoking e con affianco una bambina bionda nomata Beatrice siede sul palco in assenza di luci spiegandole l'ABC della Musica. Dà poi il via alle Danze presentando Mina.
Naturalmente è una registrazione che funge da sigla (sinceramente preferivo la Baudesca Perchè Sanremo è Sanremo)..qualcuno aveva veramente creduto che sarebbe stata fisicamente presente? Ci regala la sua versione di Nessun Dorma di Giacomo Puccini. Ecco come meritarsi la carica di senatrice a vita. Ah Ah.
Dopo di che la bambina Beatrice dalla faccia da triglia siede al pianoforte ripetendo le prime note dell'Aria, poi seguita dall'orchestra e dall'illuminazione di tutto il teatro. Tristi i Fuochi Artificiali su Sanremo, la totale assenza di Fiori, l'aria asettico tecnologica del palco così come il suo aspetto da studio televisivo dove tutti sono appiccicati gomito a gomito compresi due gruppi di persone a me sconosciuti. Gaetano Castelli hai toppato.
La presentazione di Bonolis è asciutta e estremamente rapida visto che presenta subito la prima cantante in gara.
DOLCENERA "IL MIO AMORE UNICO": abbandonato l'aspetto da Lword, si lascia attrarre da un viola azzardato e da un mascara che le fa arrivare le ciglia sino alle prime file della platea. Testo banalissimo, ritmo incalzante e cadenzato, ritornello che potrebbe essere vincente in quanto facile e immediato. Performance tutto sommato convincente. Il mio voto è 7
Per la prima volta i 300 giurati pescati da tutta Italia sono presenti in teatro e mi chiedo perchè. Forse per rendere più facile agli scagnozzi delle Case Discografiche avvicinarli e allungargli un mille euro per supportare il proprio cantante in gara.
Secondo cantante.
FAUSTO LEALI "UNA PICCOLA PARTE DI TE": ecco un uomo fuori dal mercato discografico da tempi immemorabili. Vestito in completo nero canta qualcosa che mancava dai tempi di Cutugno, ossia il rapporto tra genitori e figli. Classica canzone sanremese orecchiabile (merito non trascurabile del grande Franco Fasano) dal testo facile, in rima baciata. Mi sembra una canzone onesta che merita un 7
Ecco l'ingresso di Luca Laurenti amico di vecchia data di Bonolis riesumato da qualche magazzino Lavazza o dai vecchi studi di Buona Domenica. Ci regala un pezzo da Frank Sinatra con la sua voce che diventa gradevole unicamente quando canta. Direi finalmente un po' di vita visto che mi sembrava di assistere alle veglie funebri della Manifestazione Stessa. Solita gag tra Laurenti che fa lo scemotto e Bonolis che fa il Totò intellettuale guardando con finto disprezzo lo scemo del villaggio.
TRICARICO "IL BOSCO DELLE FRAGOLE": come l'anno passato il pazzo per eccellenza ci offre un testo folle come lui ricco di ISSIMO (SOLO SOLISSIMO, CANE CANISSIMO). Sigh! Forse quest'anno il mio orecchio vuole essere accarezzato piuttosto che schiaffeggiato, perciò non posso che affermare che questa canzone è una strunzata pazzesca. La genialità non passa sempre dalla pazzia. Il mio voto è 4
Viene presentata Alessia Piovan. Ma chi è? confesso la mia ignoranza cospargendomi il capo di cenere. Pare sia un'attrice avendo avuto un precedente nel film "La ragazza del lago" in cui declamava una sola frase e interpretava una morta. Evidentemente la Rai ha veramente stretto i cordoni delle borse. Uno stoccafisso ha più espressività di lei. Cerca di presentare il brano successivo impappinandosi più volte. Disgrazia.
MARCO CARTA "LA FORZA MIA": ecco il campioncino uscente di Amici 2008 vestito in un improbabile smoking argentato. Il testo è del moroso della Pausini Paolo Carta. Devo dire che non si fa fatica ad abbinare un testo così piatto alle canzoni della Laura nazionale. Ci sono numerosi plagi (schitarrata simile a un pezzo di Ramazzotti "Più bella cosa", per non parlare del gancio in mezzo al cielo di Baglioni). Orecchiabile ma non mi convince. Il mio voto è 6
PATTI PRAVO "E IO VERRò UN GIORNO Là": la Bambola ormai rinsecchita è più simile ad un Elfo che ad un essere umano. La canzone mi sembra troppo elegante, troppo raffinata per poter riscuotere successo su un palco dove si stanno vendendo come il pane pezzi estremamente immediati. La Pravo stona parecchie volte e un'inquadratura biricchina mostra qualcosa che non avrei mai voluto vedere..il monitor con il testo che scorre tipo karaoke. Va bene che la tipa è ottuagenaria ma ricordarsi la propria canzone non credo che sia complicato visto che son 3 mesi che sai che devi partecipare al Festival. Spero che l'abbiano fatto solo per lei. Il mio voto è 5
MARCO MASINI "L'ITALIA": canzone denuncia sul Bel Paese, a suo modo coraggiosa in tempi in cui si è tornati alle grandi forbici della Censura. Il testo è parecchio attuale e non ci fa mancare nè il "merda" nè il "ci hai rotto i coglioni". Non mi ha convinto la musica, un po' molle per un testo che voleva spaccare il culo a tutto e tutti. Non so, sono abbastanza delusa. Il mio voto è 6,5
Dalle scale scende un modello, uno dei 5 che si avvicenderanno nelle prossime serate. Penso si chiami Paul Sculfor e quello che mi suscita è una domanda "ma quanti secoli ha? almeno una quarantina!"..alla faccia del modello. Sicuramente si presenta più mobile e vivo del vaso di Fiori di prima, intendo la Piovan.
FRANCESCO RENGA "UOMO SENZA ETà": voce sempre bella ma canzone difficile, difficilissima. Chi si aspettava l'immediatezza dei suoi precedenti successi rimarrà deluso. Assomiglia molto ad una opera lirica più che a un pezzo pop. Penso che abbia fatto una scelta incomprensibile che non gli frutterà niente di buono. Il mio voto è 4
E'il momento di Roberto Benigni. Fa lo scemo sulle scale, gigioneggia sul palco, insomma ci siamo capiti fa Benigni. Nel suo monologo ne ha per tutti, Berlusconi in primis. Bella la battuta su Berlusconacci, il vero vincitore delle elezioni in Sardegna. Se l'avete perso vi consiglio di cercare su You tube perchè merita davvero!! I miei complimenti più sinceri sul tema dell'Omosessualità, trattato con delicatezza e rispetto..una vera stoccata per il Povia. Niente strizzata di palle, i tempi sono cambiati e credo in meglio. Quest'uomo è grande.
PUPO-BELLI-YOUSSOU NDOUR "L'OPPORTUNITà": triade insolita per una canzone targata Ghinazzi Mogol che parla di fratellanza tra genti di etnie diverse. Attuale, intensa nella sua semplicità. Forse l'unico pezzo che sinora è stato capace di emozionarmi. Bravi tutti, in particolar modo Paolo Belli. Il mio voto è 8
GEMELLI DIVERSI "VIVI PER UN MIRACOLO": loro mi fanno pena e schifo a prescindere. Per anni, da buoni rapper spaghetti funk, dicevano che erano fuori dalle logiche di Sanremo e poi cosa fai? 10 anni dopo li vedi sul palco a cantare un obbrobrio pieno di luoghi comuni. Perchè? per recuperare il successo perso da anni. Inutili. Danno persino l'idea che non cantino dal vivo. Mi correggo NON STANNO CANTANDO DAL VIVO. Il mio voto è 0
ALBANO "L'AMORE è SEMPRE AMORE": scusate ma io non riesco a giudicare obiettivamente quest'uomo. Ancora non capisco perchè continuino a farlo concorrere al Festival se sono anni che non vende mezzo disco. La sua canzone è non classificabile. Mi astengo da una votazione perchè non esistono voti sotto lo zero.
AFTERHOURS "IL PAESE è REALE": conosco questo gruppo solo di nome e ora so perchè. Stonati e casinisti. Possibile che non ci fosse niente di meglio di questi? persino la Cuccarini sarebbe stata più gradita e gradevole di questo ammasso di capelli sporchi, disarmonici e non sense. Il mio voto è 1
IVA ZANICCHI "TI VOGLIO SENZA AMORE": ecco il primo mezzo scandalo di quest'edizione e se guardiamo chi è coinvolto mi viene da piangere. Un tempo c'era la tetta scoperta di Patsy Kensit ora abbiamo la richiesta di sesso violento da parte di una settantenne. Dio mio. La melodia è noiosa, il testo terrificante. Il mio voto è 3
NICKI NICOLAI-STEFANO DI BATTISTA "PIù SOLE": nonostante non ne possa proprio più di questa serata non posso tralasciare questi due esemplari che vengono solitamente classificati come esempio di musica raffinata e per palati fini. Talmente fini che non esistono. Nel pezzo c'è la collaborazione di Jovanotti ed effettivamente l'arrangiamento ricorda moltissimo il suo repertorio. Il mio voto è un 6 politico.
POVIA "LUCA ERA GAY": ecco il vero scandalo di questa edizione. Accolto da molti fischi e ben pochi applausi. Il testo è agghiacciante. Come si può ipotizzare che uno sia gay come risposta ad una situazione familiare difficile? spero che qualcuno gli tiri addosso un uovo marcio. Il peggio è che ha usato una melodia furba in modo da attrarre quei 4 fessi che lo voteranno. Se ne va via prima della fine della canzone lasciando un cartello che dice IN FONDO NESSUNO SA COM'è FATTO UN ALTRO. Che vorrà dire? chiederlo a Povia è impossibile vista la sua vigliacca uscita di scena. Temeva forse una selva di fischi. Grillini tra il pubblico è costernato. Il mio voto è 100 SOTTO ZERO.
L'onorevole Grillini fa un intervento molto educato e rispettoso. Subito dopo un oceano di fischi all'indirizzo non si sa bene di chi. Spero non verso Grillini, spero non verso la difesa dei diritti umani che appartengono a tutti aldilà del proprio orientamento sessuale. Se i fischi erano contro l'omosessualità non c'è molto da dire se non che viviamo in un brutto mondo, in un paese che sta diventando peggio dell'Afghanistan.
SAL DA VINCI "NON RIESCO A FARTI INNAMORARE": nome poco noto ai non partenopei. Il pezzo è opera in parte di D'Alessio e ha la classica impronta Napoletana sofferta. Il mio voto è 5.
ALEXIA- MARIO LAVEZZI "BIANCANEVE": coppia inedita. Inguardabile Alexia biondo platino. La canzone ha molta verve ed energia. Tutto sommato mi sento di regalarle un 6,5
All'Una passata finalmente Bonolis si decide ad aprire la busta che contiene i nomi degli eliminati.
Iva Zanicchi, Afterhours, Tricarico. Abbastanza scontati così come il salvataggio del signor Povia.
Penso che dovesse essere il pubblico da casa a decidere e non un campione di 300 persone pescate a caso e presenti in platea.
Tirando le somme, Festival bruttino e anonimo.


lunedì 16 febbraio 2009

0 Commercianti italiani. Negozi sì e negozi no

Stamattina sotto un cielo azzurro e un freddo polare artico ho deciso di fare una bella passeggiata in centro.
Prima fermata, negozietto nuovo di zecca con insegna MOLTO trend, molto da grande capitale europea, tipo Barcellona. E'una bottega di golosità da forno: focacce con wurstel, olive, rosmarino, sesamo, pane caldo caldo, pizze, muffin e altre delizie. Mi ha colpito un sacco perchè si distingue nettamente dal classico panificio all'italiana dove non c'è quell'ordine, quella creatività e fantasia che solo un'attività commerciale giovane, giovanile e veloce può offrire di questi tempi.
I prodotti poi sono eccezionali, non me l'aspettavo visto che pensavo che tanta scena nascondesse qualche trabocchetto. Fragranti ed economici. Per chi è interessato si trova in Via Paoli a Cagliari. Sicuramente da provare.
Questo è l'esempio di come si possano ancora fare i denari con il commercio. Buona volontà e idee nuove portano la gente ad aprire il portafogli e dare un calcio alla famosa crisi mondiale.
Altro esempio di negozio in piena forma è la Ubik, catena di librerie con enormi potenzialità. In Italia, soprattutto in provincia o nei centri di media grandezza è facile trovare librerie buie, piccole, incasinate, senza ordine nè logica e soprattutto SFORNITE. Ricorderò sempre l'estate scorsa in cui cercavo romanzi di Stephen King e mi rispondevano che era disponibile solo l'ultimo libro pubblicato. Il resto? zero. Poffarbacco mi sembra una vera ca@@ata. Poi uno si chiede perchè in Italia non si spendano grosse cifre in libri. Li vuoi e non li trovi!
Poi scopro la Ubik e tutto cambia. Innanzitutto, dato importantissimo, è un negozio aperto tutti i santi giorni e il sabato fa orario continuato. E nella mia città è una vera eccezione. Poi gli spazi, anche se non ampi come la Mondadori o la Feltrinelli a Milano, sono ben sfruttati con ordine, logica e con un uso della luce perfetto visto che tutti gli ambienti sono ben illuminati sia da luce naturale (grazie alle ampie vetrate) sia per la vernice bianca che dà luce e pulizia a tutto il negozio.
Inoltre si trova davvero di tutto e di più e se non trovi basta ordinare e loro ti avvisano dell'arrivo del tuo romanzo tramite un sms. Direi una novità e un'iniziativa davvero interessante e funzionale, oltre che giovane e immediata. Tutti i commessi hanno sempre un bel sorriso per te sia che compri sia che tu vada lì anche solo per un giretto per vedere le ultime novità editoriali.
Basta facce supponenti e scure da topi di biblioteca!
Continuo la mia passeggiata e inizio a vedere espressioni senza speranza che si affacciano da ingressi di negozi di abbigliamento..commercianti a braccia conserte, con sigarette in bocca o a scambiare due chiacchiere con il vicino di negozio.
Negozi vuoti anche con i saldi. Negozi sempre uguali a se stessi da 30 anni a questa parte, negozi appena aperti ma con le stesse quattro cose a prezzi altissimi, poca scelta e scortesia a piene mani. E poi cosa assurda negozi chiusi il sabato pomeriggio e la domenica. Ma come si fa a parlare di crisi, di vendite zero se tu per primo, caro commerciante italiano, non ti rimbocchi le famose maniche e decidi di lavorare sul serio. La gente si fa la sua brava passeggiata in centro ogni domenica e trova solo negozi chiusi tranne alcune rarissime eccezioni come Zara, che infatti non è un negozio di marchio italiano ma è una catena spagnola.
Il commerciante italiano non sa rinnovarsi e si sa solo lamentare dando la colpa ai centri commerciali dove la gente si reca in massa proprio perchè li trova sempre aperti e dove la merce non ha quell'aspetto stanco da fondo di magazzino.
Datevi una bella svegliata.

sabato 14 febbraio 2009

0 Oggi per me San Valentino vuol dire questo


Tiè dieta del cavolo!!

venerdì 13 febbraio 2009

0 LUNGHI SONNI E PIACEVOLI NOTTI


Mi sono appena svegliata da un sonno bello lungo, circa 10 ore..Per voi sarà una cosa normale oppure no se il vostro lavoro è il fornaio, il pasticcere (beati voi e i vostri figli che avranno sempre un bombolone o un cannoncino in mano)o il pastore.
Per me è una figata rara, un evento da segnare sulla Smemoranda e da festeggiare il sabato sera con un calice di Ferrari in mano.
Il mio orologio biologico (maledetto esso sia) o meglio la mia vescica mi fanno sempre spalancare l'occhietto destro o sinistro verso l'ora di Marzullo o verso il rientro a casa dei guardiani di notte.
E non è per niente bello visto che qui sta facendo un freddo da paura che presuppone un buon mezzo chilo di pelo sullo stomaco o meglio ancora un tessuto adiposo di un orso per trovare il coraggio di sfilarsi via da sotto il piumone e avventurarsi verso il bagno..5 metri che sembrano la Maratona di New York in quei frangenti.
La sfiga massima è scoprire che la carta igienica è finita perchè allora mi tocca fare un ulteriore passeggiata in Alaska sino alla stanza del russare perpetuo, dove il fischio, il borbottio incomprensibile e il suono di tromba la fanno da padroni.
Ma finalmente si torna a letto e si spera di continuare quel fantastico sogno bruscamente interrotto.
Eh no invece perchè 9 volte su 10 o mi capita il sogno scarso, l'incubo o il buio totale.
Ma oggi è diverso.
Sono felice, una notte serena corredata di ottimo materiale onirico.
Che chiedere di più?

mercoledì 11 febbraio 2009

0 RECENSIONE THE MIST


Per chi non lo sapesse The Mist è la trasposizione cinematografica de "La Nebbia" un racconto (o meglio una Novella vista la lunghezza non indifferente della narrazione..ben 128 pagine!) di Stephen King contenuto nella raccolta intitolata Scheletri risalente al lontano 1985. Tra parentesi è un libro che sto rileggendo proprio in questi giorni e che consiglio vivamente a tutti, appassionati o no del Re.
Non so spiegarmi perchè ci abbiano impiegato così tanto tempo per rendersi conto che da un gioiello del genere potesse venir fuori un gran bel film. Almeno nei progetti doveva essere così ma poi nei fatti è risultato essere un tantinello più difficile anche se non me la sento di giudicare inguardabile questo film, anzi...penso che con pochi mezzi sia stato fatto un bel lavoro che certo non fa gridare al miracolo ma che svolge onestamente il suo compito.
La mia naturalmente è una recensione di una persona che conosceva già il racconto e che quindi partiva un po' prevenuta in quanto appartengo a quella scuola di pensiero che giudica sempre inferiori i film rispetto ai romanzi dai quali sono tratti...tranne in alcune rare eccezioni quali Shining e Misery non deve Morire.
La trama è piuttosto semplice e anche invogliante per chi va alla ricerca di un buon film horror.
Ci troviamo in America e più precisamente nel Maine (stato in cui solitamente si svolgono le vicende di gran parte dei romanzi di Stephen King essendo la sua patria d'origine).
Una famiglia composta da padre, madre e bambino piagnucoloso si trova ad affrontare l'indomani di una tempesta particolarmente violenta abbattutasi su tutta la zona del lago su cui si affaccia la loro casa.
Sullo sfondo del lago inizia a rendersi visibile una fitta nebbia che però in un primo momento non desta particolari preoccupazioni trattandosi di un fenomeno atmosferico abbastanza comune. Arriva il momento fatidico in cui la moglie chiede al marito di fare un salto in paese per fare un po' di spesa visto che la tempesta ha causato anche un'interruzione della corrente elettrica che ha mandato in tilt frigorifero e altri parecchi funzionati a elettricità.
Da bravo marito, Dave prende il suo pick up, si fa accompagnare dal figlio Billy e da un vicino poco simpatico e si reca in paese.
Qui i tre entrano nel supermercato del posto e iniziano ad occuparsi della spesa, insieme ad altre numerose persone recatesi lì per fare esattamente la stessa cosa. Tutto sembra tranquillo quando all'improvviso qualcuno da fuori inizia a urlare dicendo che ci sono cose nella nebbia, cose che uccidono. La nebbia infatti nel frattempo era diventata sempre più fitta e aveva raggiunto anche il paese sino a toccare le pareti in vetro del supermercato stesso.
Da qui inizia il panico. Come in ogni "buona" società che si rispetti iniziano a formarsi varie scuole di pensiero: gli scettici, i negazionisti, i superstiziosi e i razionali che prendono come un dato di fatto la realtà di ciò che sta avvenendo e cercano un modo per venirne fuori.
Proprio questi ultimi, capeggiati dal nostro Dave, decidono dopo vari episodi truculenti di tentare la fuga scappando alla ricerca di un luogo privo di nebbia e perciò privo di mostri. Come andrà? sta a voi scoprirlo. Dico solo che la fine merita il prezzo del noleggio del dvd. Il resto del film è abbastanza alla buona, a volte seriamente improbabile e con un cast di perfetti sconosciuti, ma il finale è da bocca aperta. Inoltre ho trovato di tutto rispetto anche i numerosi effetti speciali.
Particolare importante: viene ipotizzato sin dall'inizio della pellicola che la causa della formazione della nebbia sia legata a strani esperimenti che hanno luogo in un centro militare poco distante. Non dico di più se non che questo è uno dei punti cardine che separano il film dal racconto e che ne minano abbastanza la credibilità. Il racconto dava una spiegazione non molto dissimile ma sicuramente meno astrusa.
Torno un attimo al finale per dire che è molto diverso dal racconto. Le vostre reazioni saranno di inka@@o e avrete voglia di mandare affanculo tutto ma subito dopo capirete la genialità del regista. Penso si tratti di uno dei finali più stupefacenti che mi sia capitato di vedere.
Comunque consigliato per una serata tra amici o per chiunque apprezzi il genere.

martedì 10 febbraio 2009

1 QUANDO GEPPETTO DISSE A PINOCCHIO "PRIMA O POI MANGERAI ANCHE QUELLA PERA CHE ORA TI DISGUSTA"




E così dopo anni a prendere in giro le povere disgraziate perennemente a dieta per entrare in una 42, eccomi a far parte della schiera delle ragazze un pochino fuori taglia.

Partiamo col dire che NON sono grassa visto che sto sotto i 60 e sono di altezza media ma avete idea di cosa voglia dire passare anni a far pernacchie alla bilancia elettronica fissa stabilmente sul 51 e ritrovarsi con l'ansia addosso mentre si poggiano i piedini su quel freddo vetro appellandosi al patrono della Linea Perfetta perchè abbia la compiacenza di riportare le cose alla normalità?

Devo dire che negli ultimi mesi mi sono lasciata andare a vizi e stravizi tra cioccolato, pane a iosa, grassi saturi e vita da bradipo. Facevo anche la spiritosa poi quando ho visto che non entravo più nei jeans che prima mi stavano larghi, quando ho dovuto mollare il mio giubbotto di fiducia perchè mi faceva sentire un salsicciotto stretto dallo spago, beh a quel punto ho detto STOP.

Vado al pc e cerco una dieta che abbia la compiacenza di:

- Non farmi diventare un erbivoro a due zampe

- Non mi costringa a interpretare una scimmia con una banana sempre in mano

- Non mi trasformi in un leone della savana che si nutre esclusivamente di carne fresca di gazzella o di qualsiasi altro animale

Dopo qualche vano buco nell'acqua capito su PREZIOSO suggerimento nel sito della signora Lambertucci..da me sempre detestata cordialmente e vilipesa in ogni sua apparizione televisiva.

Nel suo sito (un po' incasinato per la verità) erano presenti varie diete per problemi specifici e io ho scelto la sconosciuta DIETA MOLECOLARE della durata di 5 settimane e abbastanza varia oltre che consigliata e preparata da un dietologo.

Da ieri ho iniziato e devo dire che E'DURA DONNE.

Ieri a pranzo insalatona di finocchi, carote, fagioli borlotti (veramente disgustosi) e tonno al naturale (che io non sopporto e non digerisco neanche con cannonate di Bicarbonato). Pane? ZERO PUNTO ZERO.

Avete idea della fame e del vuoto cosmico a livello dello stomaco? non so come diavolo facciano i vegetariani ma sicuramente non è la vita per me! La cosa angosciante e anche un tantino paranoica è stata l'attesa spasmodica delle 16 per poter ingerire qualcos'altro.

Precisiamo: non è che prima facessi a gara con la Donna Cannone o con Galeazzi in quanto a calorie ingerite. Mangiavo soprattutto cazzate tra un pasto e l'altro ma non mi sono mai strafogata perciò per me è doppiamente faticoso visto che anche nella normalità predieta non mangiavo famelicamente. Toglimi pure i miei amati crackers a pranzo e allora puoi anche spararmi un proiettile tra gli occhi.

Bhe insomma alla fine è arrivata la cena e il suo merluzzo, tolto dall'anonimato con un condimento alla pizzaiola. Sia sempre benedetto il pomodoro, il cappero e l'oliva che mi hanno riportato il sorriso e hanno spento i rumori di motore ingrippato a livello dello stomaco.

Torniamo al titolo del mio post. Vediamo dunque come dirlo in parole povere? ODIO LA FRUTTA IN TUTTE LE SUE FORME. Questa dieta però la prescrive e che fare? il primo giorno si salta perchè si è ancora viziati e convinti della propria resistenza a livello alimentare. Ma...arriva il giorno dopo e sono cavoli amari.

Oggi a pranzo avevo una scelta di questo tipo:

-insalatona di lattuga, pomodoro, orzo perlato (qualunque cosa esso sia, ma ragazzi io non sono un cavallo) e due uova sode (una delizia per il colesterolo) e BASTA. Senza pane.

-panino con una fettina di scamorza e un frutto a mio gusto.

Fatti due rapidi conti tra il sentir ruggire il mio stomaco per tutto il pomeriggio e mangiare un panino e basta in tutta la storia dei miei 32 anni di vita ho puntato sul panino pensando "il pane rimpinza che bisogno ho della frutta?"

SBAGLIATO! mangio il panino con un entusiasmo pari a quello che accompagna una ragazzina al suo primo appuntamento e poi...finito. Finita la festa ma stomaco non vuoto DI PIù.

Guardo in modo diffidente il cesto della frutta: banane (bocciate per odore, colore e consistenza appiccicosa), arancia (bocciata per acidità di stomaco), pera (bocciata per colore sul "sto marcendo è meglio che ti sbrighi ma prepara la tazza in bagno per effetti secondari") rimaneva la MELA.

La guardo e la vedo bella, senza buchi di ospiti indesiderati e carina. Dico dai facciamolo altrimenti mi aspettano 5 ore di inferno in terra. Inizio a mangiarla con l'aria di chi vorrebbe essere da un'altra parte e finisco per divorarla in 4 morsi previa MONDATURA di buccia e seme..perchè va bene la fame ma non tiriamo troppo la corda che si spezza.

Questa è l'unica differenza tra me e il signorino di legno che faceva i vizi e poi si è mangiato pure i semi.

sabato 7 febbraio 2009

0 Ecco che succede se mi tocchi il Portatile e se...


Questa è la mia espressione davanti al mio portatile se:
1) Sto per battere il mio record a qualche maledetto gioco in flash e si stacca la corrente
2) Leggo qualche stronzata fascista sul sito di Libero o qualche nuovo aggiornamento sul nanetto dittatore
3) Qualcuno si avvicina di soppiatto cercando di depredarmi del mio sudatissimo e lucidissimo portatile
4) Vedo che i miei post su OkNotizie vengono boicottati e lanciati in una galassia lontana lontana nel giro di 1 minuto dalla pubblicazione
In tutti questi casi il consiglio nel bugiardino di cui sono stata dotata dalla nascita è STARE A DISTANZA DI SICUREZZA

venerdì 6 febbraio 2009

0 Strani Divieti per Chi Ha Bisogno di Usare la Toilette


giovedì 5 febbraio 2009

0 Cosa vuol dire vivere


Vivere vuol dire respirare, osservare le cose intorno a noi, pensare nuovi e vecchi pensieri, parlare da soli o con mille persone, camminare tra la gente su nuovi sentieri, nuove vie, fare il giro dell'isolato per comprare il quotidiano o la rivista nell'edicola di fiducia, guidare in piena notte con l'aria fresca dell'estate che ti toglie il sudore dalla pelle, farsi un tuffo al mare, partire per un viaggio, ridere di una cazzata o incazzarsi per una cazzata.
Vivere.
Vivere è mangiare un panino con un bicchiere di vino, farsi una pizza capperi e acciughe il sabato sera, mangiare è sentire i sapori, masticare, ingoiare e gustare.
Mangiare non è un sondino nasogastrico che ti porta nello stomaco un mix di sostanze nutritive combinate in laboratorio.
Vivere non è stare con lo sguardo fisso verso il soffitto asettico di un ospedale mentre camici bianchi ti passano accanto parlando una lingua che per te è solo un suono.
Vivere non è vivere quando il tuo cervello ha smesso di funzionare 17 anni fa dopo un incidente stradale.
Vivere non è sentire mani sconosciute diventate sin troppo conosciute dopo 17 anni che lavano il tuo corpo con spugnature settimanali, quando prima l'intimità delle tue forme di donna era solo tua.
Vorresti dire basta ma molti, troppi ti rubano la parola per dire LEI VUOLE VIVERE, LEI è FELICE PERCHè SENTE LA PRESENZA DI CHI LE VUOLE BENE. Presenza sa di entità ectoplasmica, fantasmi che si aggirano intorno a te, chiusa in un bozzolo di silenzio e solitudine soffocante.
Vorresti dire basta ma i tg, certi quotidiani di indole cristiana mostrano le foto di com'eri 17 anni fa..giovane, bella, in salute e tutti i benpensanti a dire guardate quest'angelo come si fa a tagliarle le ali? come si può uccidere un angelo che vuole continuare a volare secondo la volontà di Dio? Tu sai come sei pur non potendoti vedere, puoi sentire la deformità che ti ha trasformato nell'orribile copia di te stessa e vorresti dire ma cosa ne sapete voi, voi che non mi vedete per quello che sono ma per quello che racconta gente che parla secondo il Verbo di Dio, secondo la propria ridicola visione di vita di gente che va a confessarsi il sabato per peccare la domenica dopo la messa, di gente che siede sulle poltrone del potere con belle e ricche famiglie che li aspetta a casa, con i figli manager, belli, sani, dentature smaglianti e copertine patinate.
Cosa ne sanno loro di cosa vuol dire vivere legati ad un letto in coma irreversibile? non ti risveglierai mai più, vivrai per tanti anni ancora senza sapere più cosa vuol dire un alba, un tramonto.
Questo sarebbe sufficiente per dire basta ad una non vita, una vita artificiale che se non fosse stato per l'alimentazione e l'idratazione FORZATA sarebbe finita tanto tempo fa, nella misericordia di Dio che tutti invocano a sproposito in un momento in cui si dovrebbe stare finalmente zitti.
Io a vedere la gente che si buttava sull'ambulanza dove c'era Eluana mi sono sentita sporca, mi sono vergognata di essere italiana. Io a sentire il Vaticano che protesta per una sentenza che definisce omicidio e toglie la scomunica ad un prete che sostiene che l'olocausto non sia mai esistito, mi sento male, anzi mi inkazzo proprio.
Poi a sentire la gente che dice che la faranno morire di fame mi chiedo se c'è un limite all'ignoranza dilagante in questo paese.
Probabilmente ci sarà sto famoso decreto dell'ultim'ora per bloccare l'adempimento della sentenza sulla sospensione dell'alimentazione forzata e io mi dico quando la smetterà la politica, la Chiesa di entrare in questioni private.
Quanta ipocrisia.
So solo che se mi capitasse di diventare un vegetale preferirei morire e lo vorrebbe chiunque smettiamola di raccontarci ca@@ate.
Eluana, sono con te e con tuo padre, presto tornerai a vivere ma in un mondo migliore...

mercoledì 4 febbraio 2009

0 L'influenza ha sfondato la mia porta


Erano anni che non mi ammalavo, il peggio che mi sia capitato era una febbricciola che durava mezza giornata condita da raffreddore e gola graffiata.
Ora sto approfittando di una parentesi di lucidità mentale per mettere nero su bianco questi 3 giorni di inferno allo stato puro e anche per avvisare chi non ha ancora beccato l'influenza che è meglio se fa testamento biologico visto che quest'anno la signorina russa, hawaiana o vietnamita è veramente perfida. Oppure io ho beccato il ceppo sfigato e a voi andrà più di culo.
Tutto inizia domenica notte..4 del mattino, nausea a go go e fatica sovrumana per non rovesciarmi le viscere nella tazza del bagno più vicino a camera mia. L'indomani è come un brutto sogno, vedo le melanzane preparate da mio padre e recito un Ave Maria per non vomitare, mando giù un uovo alla coque e un pacchetto di crackers e mi dico fortunata.
Il pomeriggio mi vede alla disperata ricerca di un parcheggio per piazzare la macchina vicino a casa e precipitarmi in camera mia, possibilmente sul mio letto e con la pompa di calore al massimo. Mi capita l'orario in cui tutti ma proprio tutti i miei concittadini decidono di prendere la macchina e girare ininterrottamente intorno al mio isolato alla ricerca del parcheggio inesistente, mi capita lo stronzo che dopo mezzo giro si infila in un posto davanti al mio naso mentre io è un'ora che giro come una deficente, mi si guasta l'unica compagnia ossia l'autoradio che decide di entrare in sciopero proprio nel momento in cui una cantatina mi avrebbe risollevato l'animo, come se non bastasse tutti i pedoni decidono anarchicamente di abbandonare l'uso delle strisce pedonale e darsi al suicidio di massa attraversando dietro una curva, in mezzo al traffico e camminando verticalmente sulla corsia di marcia.
Alla fine stremata trovo un posto e faccio per aprire il portone del mio palazzo quando uno sporco cane di razza indefinita che conosco molto bene visto che ogni volta cerca di azzannare il mio, mi abbranca un ginocchio sino a quando la padrona deficente non riesce a staccarlo. Non avevo neanche la forza di protestare più di tanto, mi è venuto da piangere di disperazione e sono salita a casa controllando di non avere un pezzo di coscia in meno. Fortuna ha voluto che fosse solo arrossato e gonfio, niente sangue.
Da quel momento in poi è stata una escalation di sintomi preoccupanti: brividi allucinanti, mal di testa e mal di stomaco.
Mi butto a letto, misuro la febbre...38,5. Ok ci siamo.
Non posso raccontare la notte che ho passato perchè la ridurrei a niente, basti pensare che mi sono assopita alle 23 e mi sono svegliata all'1 e 15 con il sonno azzerato ed un mal di stomaco da sbornione. Notte in bianco a imbottirmi di inutili medicine che non hanno risolto niente e poi miracolosamente arrivano le 7 e torno nel mondo dei viventi.
Giornata condita da nausea, crampi, dolori muscolari e testa a pallone e io che mi domando perchè non sono come tutti gli esseri umani a cui viene la classica influenza con starnuti, tosse e occhi lucidi. Guardate che non c'è niente di peggio del mal di stomaco..è come se te lo strizzassero 24 ore su 24. Di mangiare neanche a parlarne e di bere uguale.
Seconda notte più o meno come la prima con l'unica differenza che mi sono svegliata alle 4 e 15 e quindi la mia veglia è durata "solo" 3 ore.
Ora sono qua con un pigiama fresco di bucato visto che ho sudato come uno che si è perso nel deserto, con in pancia due zucchine grigliate e un purè che definire pessimo è fargli un complimento.
Spero che nel corso delle prossime ore la situazione migliori.
Questa è la mia testimonianza, spero che vi sia di conforto.

domenica 1 febbraio 2009

0 Nuovo cellulare. Samsung SHG L770V


Ecco il nuovo arrivato...il piccolo però si presenta viola e non nero come nell'immagine che potete ammirare qui sopra.E' stato veramente amore a prima vista nonostante un commesso scemotto di Trony cercasse di appiopparmi un paio Nokia alla modica cifra di 300 euro cadauno (ma attenzione possedevano un navigatore, il che per me che faccio al massimo il giro del quartiere o vado al supermercato più vicino..è molto utile).
La fede Samsung non si cambia mai, rimane nel tempo.
Questo nuovo amico fa di tutto, si collega a internet (per chi è scemo e vuol buttare soldi o vive in pieno deserto e per ragioni ovvie non possiede un pc e una connessione a banda larga), ha una fotocamera da 2.0 megapixel (il che è poco confrontato ad una qualsiasi fotocamera, ma certo un cellulare non nasce con la pretesa di sostituirsi ad essa), è un lettore mp3 (naturalmente spendendo un qualcosa in più per espandere la memoria a meno che siate fedeli alle vostre 3 canzoni del cuore) e infine ha la radio. Quest'ultima cosa è molto interessante per me che non ho mai posseduto un cellulare che l'avesse. Le stazioni si sentono perfettamente ed è una grandissima cosa.
Ammetto spudoratamente di aver fatto una scelta basata puramente sull'estetica, sul primo impatto.
Mi sembra comunque che si tratti di un ottimo cellulare di fascia medio alta e che, per chi ha dimestichezza con la marca ma anche per chi è una ciofeca con la tecnologia, presenta una facilità di utilizzo superiore alla norma. Veramente intuitivo.
Tre grandi pecche (che avevo spiacevolmente notato anche nel mio precedente samsung risalente al 2007 e che speravo fossero una grave svista legata a quell'unico modello ): l'entrata del carica batterie è la medesima delle auricolari perciò non è possibile poter caricare il telefono mentre si è in piena conversazione a meno che uno non torni al vecchio metodo del cellulare attaccato all'orecchio. Io no grazie.
Secondo gran difetto: non è in alcun modo possibile cambiare la suoneria dei messaggi. L'unica che c'è ve la tenete.
Terzo problema: non esistono giochi se non dei ridicolo demo della durata di 45 secondi. Tutto fatto apposta per spingere la gente a buttare soldi nel download. Io non lo farò.
La durata della batteria la devo ancora saggiare ma non mi aspetto granchè, non fanno più i cellulari di una volta.
Comunque bel prodotto
 

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